Nuova Giunta fatta, adesso comincia il valzer di Gabinetti e Dg: primissime indiscrezioni

Adesso che la nuova Giunta regionale è fatta (qui tutti i nomi tra riconferme e nuovi ingressi), almeno nelle caselle dove sono cambiati gli assessori – otto su dodici – possono essere sostituiti sia i direttori generali. Lo prevede il quadro normativo che assegna al Segretario generale il compito di fare le nomine. È invece competenza dei singoli assessori la scelta degli Uffici di gabinetto.

Le deleghe interessate alle nuove nomine sono la Sanità (Carlo Doria), l’Urbanistica (Aldo Salaris), i Lavori pubblici (Pierluigi Saiu), l‘Ambiente (Marco Porcu), i Trasporti (Antonio Moro), il Lavoro (Ada Lai), Agricoltura (Valeria Satta) e gli Affari generali (Andreina Farris). Otto uffici che però sommano dieci direzioni generali visto che la Sanità include le Politiche sociali e l’Urbanistica si somma agli Enti locali, benché l’assessore sia unico in entrambi i casi. Non sono cambiati invece i titolari di Pubblica istruzione e Cultura (Andrea Biancareddu), Turismo (Gianni Chessa), Industria (Anita Pili) e Programmazione (Giuseppe Fasolino), dove dunque resta tutto uguale.

Sulla carta, per Solinas questo è il momento propizio per applicare la legge 10 e fare quell’infornata costosissima di nuovi fedelissimi da sistemare nei futuri maxi staff previsti dal centrodestra. Roba che vale milioni di euro. Ovviamente serve che si parta proprio dal Segretario generale, casella lasciata vuota da Francesco Scano, l’ex presidente della Seconda sezione del Tar che ha dovuto andarsene dopo un anno e senza mai prendere un centesimo perché pensionato. Per quell’incarico, la legge 10 prevede un compenso di 286.500 euro, addirittura superiore ai 239mila che percepisce il presidente della Repubblica.

Insomma, la prateria di nomine è all’orizzonte. E c’è già un primo papabile che circola. Si tratta di Giancarlo Acciaro, torresino classe 1951, l’ex deputato che nel 2018 ha costruito per Christian Solinas l’alleanza con la Lega, dal momento che agli inizi degli anni Novanta entrò a Montecitorio in quota Psd’Az passando dalla lista del Carroccio. Acciaro, a cui il governatore aveva promesso un posto al sole in Regione in caso di elezione, in questi anni è stato invece relegato nel Cda della società che gestisce l’aeroporto di Alghero. Adesso, invece, per Acciaro si prevede il salto a Cagliari nell’assessorato che si appresta a guidare Carlo Doria, di cui l’ex deputato è un grande amico.

Sempre in casa Psd’Az si fa il nome di Umberto Oppus, uno dei puniti dopo il pranzo di Sardara e cacciato dagli Enti locali. Da qualche mese per il sindaco.manager si sono riaperte le porte della Regione, da consulente di Solinas. Ma adesso per Oppus si affaccia di nuovo la possibilità che torni a fare il Dg in un qualche assessorato. (al. car.)

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