M5S, telefonata top secret con Grillo. Per Paola Pinna un “perdono” al veleno?

Cambia la strategia interna del M5S. Beppe Grillo in persona chiama la deputata sarda dissidente Paola Pinna (e anche il deputato Tommaso Currò) per rassicurarli. L’iniziativa del capo politico del Movimento 5 Stelle è arrivata dopo il sorprendente risultato del voto della Rete sull’espulsione della senatrice di Bologna Adele Gambaro.

Risultato che evidentemente ha prodotto qualche effetto sul leader. La Gambaro, infatti, è stata sì espulsa, ma il 34,2 per cento di quanti hanno votato si è espresso contro la decisione. Se poi si prende in esame il numero degli aventi diritto al voto (48.292, cioè gli iscritti al portale al 31 dicembre del 2012) si ha come risultato che più di metà degli elettori ha preferito disinteressarsi del caso.

Cosa si sono detti Grillo e la Pinna durante a telefonata? I contenuti sono top secret. Si è appreso solo che il leader avrebbe tentato di rassicurare la parlamentare che era apparsa molto preoccupata per i violentissimi attacchi ricevuti dalla Rete dopo le sue interviste, prima a La Stampa, e poi a La7.  Interviste che avevano determinato l’avvio della procedura di espulsione. La deputata di Quartucciu si è limitata a confermare che la telefonata è avvenuta. Del resto era stata lei stessa ad auspicare un chiarimento col leader in nome della necessità di salvaguardare l’unità del movimento.

Circola una spiegazione un po’ velenosa del “perdono” (che dovrebbe tradursi nella sospensione della richiesta di espulsione). Che il dissenso della Pinna, nella valutazione dei fedelissimi al leader, avrebbe un peso e una gravità minori perché determinato soprattutto da questioni economiche. Ivan Della Valle. “Lei – ha detto il deputato Ivan Della  Valle – sta cogliendo questo momento di ‘polemiche’ contro Beppe Grillo per evitare la restituzione delle parti eccedenti. Non facciamo cavolate, espellere la deputata (l’onorevole) Pinna è inutile”.

 

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