Tempo di guerra nei RossoMori. È botta e risposta tra il partito e il consigliere regionale Paolo Zedda col primo che, l’altro giorno, ha attaccato il secondo per aver aderito al gruppo consiliare di Sinistra per la democrazia e il progresso, fondato dagli ex Sel Daniele Cocco, Eugenio Lai e Luca Pizzuto (leggi qui).
Zedda replica con una nota. “In riferimento al comunicato diramato dalla segreteria Rossomori – ha scritto il consigliere -, credo sia opportuno fare alcune precisazioni. Come da me più volte dichiarato in varie sedi e in maniera, credo, inequivocabile e per niente ambigua, non ho condiviso la scelta di Rossomori di abbandonare la coalizione di maggioranza attualmente al governo della Regione Sarda. Non ho condiviso la decisione nei modi, perché è stata presa da un consiglio nazionale non legittimato, e nemmeno nella sostanza, perché sono convinto che sia nostro dovere raggiungere gli obiettivi per i quali gli elettori ci hanno conferito questo incarico. Difficile e complesso, e con i quali abbiamo preso un impegno solenne quando abbiamo chiesto loro il voto”.
Zedda sottolinea ancora: “Rimango fermamente convinto della idea per la quale mi sono sempre battuto, ben prima del mio impegno politico, quella di una prospettiva indipendentista e progressista, della quale credo la Sardegna abbia bisogno sempre più urgente. Il mio appoggio al gruppo Sdp che, a questo punto, preferisco anche io definire personale, è mirato a permettere la attività dei tre consiglieri ex Sel (uno dei quali ha garantito la esistenza del nostro ex gruppo, Soberania e indipendentzia, fino a pochi mesi fa). Abbiamo convenuto sulla necessità di raggiungere alcuni obiettivi comuni, senza che ciò comporti, in alcun modo, la scelta di far parte di un nuovo partito politico”.
Zedda sottolinea: “In ogni caso, e nonostante la divergenza di opinioni, ringrazio il partito dei Rossomori per tutto ciò che ha fatto in questi anni di sentita ed intensa militanza, e spero in un futuro che ci consenta di trovare una via condivisa per la rinascita della nostra amata terra, alla quale tutti, sono convinto, abbiamo sinceramente dedicato il nostro impegno”. Zedda non annuncia l’uscita dal partito. Ma tutto fa pensare che tra il consigliere e i RossoMori il divorzio non sia lontano.
