L’Italia dei Valori: “Sì alla Barracciu”. Ma Sel mette in dubbio l’alleanza

Si dividono i “piccoli” della coalizione del centrosinistra  sulle Regionali. Ai Rossomori che hanno chiesto di rimettere in discussione la designazione di Francesca Barracciu in seguito all’avvso di garanzia per peculato nell’ambito dell’indagine sui fondi ai gruppi, ora si contrappone l‘Italia dei Valori che chiede “che si proceda dando seguito al risultato delle consultazioni primarie che hanno designato Francesca Barracciu quale candidato della coalizione”.

E’ quanto si legge in un documento del Coordinamento regionale dell’Idv che si è riunito ieri a  Santa Cristina di Paulilatino.

“La Sardegna – si legge nella nota – sta vivendo la crisi più drammatica della sua storia autonomistica. La Giunta regionale di centrodestra si è rivelata del tutto inadeguata ad affrontare i problemi della mancanza di lavoro e della povertà sempre più diffusa. L’Italia dei Valori ritiene indispensabile che le prossime elezioni regionali portino a un governo regionale di centrosinistra che segni una profonda svolta programmatica che metta al centro il lavoro. Il 29 settembre si sono svolte le elezioni primarie per l’individuazione del candidato Presidente del centrosinistra. Alle elezioni primarie hanno partecipato numerosi iscritti e militanti del nostro partito”.

Quindi la richiesta di procedere nel sostegno alla Barracciu. Che si accompagna a una richiesta ulteriore: “Che, insieme agli altri protagonisti del centrosinistra, si proceda alla costituzione del tavolo delle regole e programmatico per condividere, oltre al programma, i percorsi decisionali e di responsabilità del governo regionale”.

Sel invece torna all’attacco mettendo in dubbio la stessa prosecuzione dell’alleanza. “Il centrosinistra è diventato un ‘non luogo’ e occorre dirlo con onestà intellettuale – spiega il deputato Sel, Michele Piras – Italia Bene Comune rappresenta un’esperienza finita dal momento in cui si è fatta la larga intesa a Roma. Ora occorre capire se in Sardegna c’è ancora una ragione per stare assieme e confermare, quindi, l’alleanza. Certo è che non escludiamo niente e che nel nostro Paese e in Sardegna c’è bisogno di una sinistra”. Quest’ultima affermazione è anche la base dalla quale era partita l’esperienza di Sinistra ecologia e libertà, che apre tra qualche giorno la fase congressuale: a novembre i congressi provinciali, a inizio dicembre quello regionale e poi dal 17 al 19 dicembre quello nazionale.

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