I RossoMori scrivono ai segretari dei partiti alleati: “Al tavolo della coalizione abbiamo ripetutamente chiesto se vi fossero consiglieri regionali o dirigenti politici implicati sulle questioni relative all’uso illecito o improprio dei fondi ai gruppi. Ad oggi questa nostra richiesta è rimasta inevasa. Tale omissione ha portato ad una grave situazione politica, visto che lo stesso candidato alla presidenza della Giunta Regionale, appena indicato dalle primarie, risulterebbe raggiunto da un avviso di garanzia“.
I RossoMori aprono così la guerra alla candidatura della Barracciu, indagata però per peculato, non per appropriazione indebita, insieme a tutti gli onorevoli ex Ds, ex Margherita ed ex Progetto Sardegna eletti nella passata legislatura. “A questo punto – si legge in un comunicato firmato dalla Segreteria nazionale – i partiti devono esercitare con lealtà e responsabilità la funzione di direzione, rimuovendo dalle candidature le persone interessate dal reato di appropriazione indebita dei fondi ai gruppi consiliari”. A seguire una sottolineatura: “Rossomori non entra nel merito delle questioni penali, quello è un compito della magistratura: la nostra è una posizione meramente politica e morale, non possiamo avere titubanze”.