Lettera di Soru ai democratici: “No a un Pd governato da un ristretto gruppo”

Newsletter di Renato Soru agli iscritti del Pd. Il segretario ribadisce: “C’è un segretario e una segreteria in carica con cinque componenti”.

Renato Soru ha scritto una lettera ai democratici sardi. Una newsletter per la precisione, inviata oggi via mail “per aggiornarvi – si legge – sull’attuale dibattito all’interno del nostro partito regionale, poiché non mi sfuggono la preoccupazione diffusa tra i nostri iscritti e gli elettori a seguito delle ultime riunioni della nostra Direzione e di quanto viene riportato dalla stampa”. Sono in tutto cinquantatré righe, nelle quali il capo dei dem riassume la situazione del Pd isolano mettendo due punti fermi: “C’è un segretario in carica e c’è un partito che svolge regolarmente i suoi compiti. Ad esempio, attraverso l’ interlocuzione con la coalizione di centrosinistra, con il presidente della Regione e con la segreteria nazionale”.

Soru parla di “drammatizzazione delle cronache che vorrebbe uno scontro finale”. Ma secondo l’eurodeputato non si tratta di questo. “Certamente – prosegue nella newsletter – è in corso una discussione molto seria che riguarda la natura stessa del Pd, di come è e di come vorremmo fosse: un partito governato fuori dagli organismi statutari da un ristretto gruppo di persone, oppure un partito governato dagli organismi e animato dalla partecipazione di tutti gli iscritti ed elettori”.

Per Soru va scelta la seconda via: “È mio convincimento profondo – è scritto ancora – che il Pd debba diventare sempre più una comunità politica accogliente, aperta e trasparente. Nelle scorse settimane, e ancora nell’ultima Direzione (di sabato scorso), si è molto discusso di come si debba intendere la vita del nostro partito, e su quale debba essere il modo migliore di dare un contributo alla politica sarda attraverso di esso. Qualcosa che ci riguarda tutti. Per questo mi permetto di ripercorrere con voi alcuni passaggi della mia relazione alla Direzione regionale del 5 marzo”.

L’eurodeputato afferma intanto che non valgono più le sospensioni decise il 13 febbraio. “C’è una segreteria di cinque componenti che rimane aperta al contributo di quanti vorranno arricchirla ancora con il proprio apporto e con l’assunzione di un pezzo di responsabilità. Grazie a questa segreteria il tesseramento 2015 si è chiuso bene, con 11.600 iscritti: persone vere, come voi, che hanno deciso con un gesto autonomo e concreto di partecipare e di investire nel Partito Democratico in Sardegna”.

Quanto alla posizione degli ex alleati, cioè le correnti di Antonello Cabras, Paolo Fadda e Silvio Lai che hanno rotto il patto congressuale del 2014, Soru sottolinea: “C’è chi ritiene che in questo momento il segretario non abbia più una maggioranza e considera terminata l’esperienza politica di questa segreteria. Io credo che gli unici in grado di stabilirlo dovrebbero essere i cittadini sardi attraverso lo strumento delle Primarie. Questa è l’idea su cui è nato il Pd: sottrarre le decisioni più importanti dal controllo di gruppi ristretti, restituendole non solo agli iscritti ma in maniera più ampia a tutti gli elettori del Partito”. E aggiunge: “Il tema vero infatti non è chi fa il segretario, ma che tipo di partito abbiamo e che partito vogliamo avere. Io credo che tutti vogliamo un Pd aperto, trasparente, contendibile attraverso regole democratiche, chiare e uguali per tutti. Di questo dobbiamo essere pienamente coscienti”.

Ecco la conclusione: “Quindi care e cari Democratici, vi dico che dobbiamo fare tutti uno sforzo e un passo avanti. Dobbiamo rimettere al centro del nostro dibattito il merito, le idee, i temi veri, una visione di Sardegna e di futuro, rapportandoci gli uni agli altri non come avversari di corrente ma come una vera comunità politica, capace di stare insieme davanti all’opinione pubblica, davanti agli elettori, dentro alle istituzioni. Non c’è un’alternativa. Dobbiamo assumerci una responsabilità collettiva. Per questo attendo un passo avanti dalle persone di buona volontà e da quelli che vorranno contribuire a rendere questo partito una casa comune trasparente, inclusiva, forte, al servizio della Sardegna”. Soru ha concluso la newsletter scrivendo “ho fiducia”. A seguire, la firma.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share