La presidente e i Giganti: “Dalla cultura verrà il nostro riscatto”

“La direttrice!” così la Presidente Laura Boldrini corregge il sovraintendente Marco Minoia. Il funzionario, facendo gli onori di casa al Museo civico di Cabras ha presentato come “Il direttore” Carla De Vails, direttrice appunto del rinnovato museo. Un arrivo scoppiettante, all’insegna di quelle questioni di genere che la Boldrini tanto ama e persegue. E le occasioni, ai vari livelli, per ricordare l’importanza di un nuovo linguaggio rispettoso dei generi, evidentemente non mancano. Neanche in Sardegna.

Oltre i due ciceroni, il sovrintendente Minoia e la direttrice De Vails, la Presidente è accompagnata dal sindaco di Cabras Cristiano Carrus, che l’ha voluta ricevere offrendole un mazzolino di ranuncoli. Ma è l’intero Consiglio comunale di Cabras che non ha voluto mancare all’appuntamento e ha fatto a gara per stare vicino alla Boldrini lungo tutto il percorso museale. A fianco anche l’assessore regionale alla Cultura, Claudia Firino, e la deputata Caterina Pes.

Ma non si tratta soltanto di una visita. La Presidente deve anche effettuare un taglio. Si tratta del taglio di un nastro simbolico. Un nastro che chiude, ancora per poco, una nuova sala del museo dei Giganti di Mont’e Prama. Una sala allestita in pochi mesi e ospitante due “nuove” statue recentemente restaurate.

“Tagliamo il nastro, perché sappiamo che il progetto d’investimento verrà portato avanti”. Dice con convinzione mentre compie il gesto che apre e inaugura il nuovo spazio museale. Uno spazio che vuole credere nella cultura e nelle opportunità che questa offre per il futuro. Anche se ad osservarla bene risulta chiaro che la nuova sala ha necessità di una migliore organizzazione, di una “narrazione”, di un pathos che ancora mancano. Visibilmente compiaciuta, la Presidente ha voluto sottolineare come sia rimasta colpita dalle statue dei giganti. “Bellissimi e imponenti – ha affermato – segni di una una grande forza, di una civiltà forte”.

Una cultura e una civiltà che per la Boldrini prosegue con il ” grande senso civico” dell’agricoltore che nel 1974 ritrovò tra i ferri del suo aratro i primi pezzi dei giganti seppelliti da millenni, e che “non esitò nel comunicare alle autorità competenti l’incredibile ritrovamento”. Un personaggio-protagonista di questa vicenda che forse meriterebbe una sala apposita dove essere ricordato per il suo alto civismo in tempi in cui non era poi così scontato.
Un museo che la Presidente lo vede “inserito in un territorio ricco di cultura, ma anche di civismo” che ha visto il coinvolgimento negli scavi di due detenuti, e che la Boldrini ha avuto modo di conoscere. “Un’azione che contribuisce ad arricchire il valore socio-culturale del museo e del territorio.“Un territorio che sta puntando giustamente nella cultura, perchè solo investendo nella cultura potremo avere un nostro riscatto”.

A metà percorso l’incontro e le presentazioni di rito con il noto archeologo Momo Zucca che molto ha fatto per gli scavi di Monti ‘e Prama sin dalla loro prima scoperta.

Alla fine della visita abbiamo voluto chiedere alla Presidente Boldrini cosa pensasse in merito alla proposta fatta la scorsa estate dal Sottosegretario alla Cultura Francesca Barracciu, di portare in esposizione un “gigante” al Quirinale. “Questo genere di cose – afferma la Presidente – sono da sempre controverse al livello locale”. Se da una parte “c’è chi ritiene che queste bellezze sono il volano economico del territorio e quindi non si possono spostare” – “ci sono altri che sostengono che la cultura vada condivisa e quindi portata fuori dal territorio anche per far si che i turisti tornino comunque nel territorio stesso.”

La Presidente Boldrini ha voluto sottolineare che non sta a lei decidere cosa sia più opportuno in questi casi, ma ci tiene ad evidenziare come la produzione di documentazione digitale realizzata in Sardegna grazie all’operato del CRS4 (Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna) e che ha avuto modo di apprezzare sugli schermi presenti al museo, “consenta di ammirare tutta la bellezza di questi “giganti” anche fuori dal territorio, senza che sia necessario “trasferirli” fisicamente. “Tant’è – dice la Boldrini – che i “Giganti” in formato digitale potranno essere ammirati anche all’Expo 2015 a Milano”. Con la speranza che la vista virtuale dei Giganti ispiri in tanti la voglia di venire a vederli dal vivo e quindi a trascorrere del tempo nel Sinis e nella Sardegna tutta.

Ornella Demuru

 

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