Delegato Covid-19 in Protezione civile. Il Pd: “Inadeguato, meglio tre esperti”

Antonio Pasquale Belloi, il Dg della Protezione civile, è il coordinatore della stessa struttura anche all’interno del protocollo di gestione dell’emergenza Covid-19 in Sardegna. La nomina è stata decisa dal presidente della Regione, Christian Solinas, che ieri ha firmato l’ordinanza che affida all’ingegnere di Nuoro i pieni poteri in materia di “interventi e gestione delle risorse”. Al di fuori dalla Protezione civile, tutto il resto resta in capo allo stesso Solinas, in qualità di governatore. Belloi avrà a disposizione anche “la contabilità speciale aperta nella Banca d’Italia”, un conto dedicato all’acquisto delle attrezzatture e di cui ha dato l’annuncio lo stesso Solinas in videoconferenza coi giornalisti (qui la cronaca del primo collegamento, oggi il secondo che sarà visibile a tutti sul sito della Regione).

Contro la nomina di Belloi (clicca qui per leggere l’ordinanza) si è schierato il gruppo del Pd in Consiglio regionale che in una nota parla di “soluzione inadeguata alle attuali esigenze poste dall’emergenza sanitaria in atto”. I dem dell’Aula propongono in alternativa “la costituzione di un organismo di coordinamento composto da tre figure di alto livello che comprendano un epidemiologo, un virologo e un esperto di medicina di emergenza e delle catastrofi“. Una terna che per i consiglieri democratici è la sola strada che permette di “supportare e dirigere le scelte decisionali in campo sanitario in modo univoco ed unitario. Tale soluzione – continua la nota – appare la più appropriata a colmare le gravi lacune sin qui evidenziate nella gestione e che vedono la nostra eegione al primo posto per contagi all’interno delle strutture ospedaliere di personale medico ed infermieristico“.

Belloi resta un Dg contestato: contro di lui è in piedi da qualche mese un ricorso al Tar presentato dal sindacato dei dirigenti regionali. Stando all’opposizione davanti alla giustizia amministrativa, Belloi non avrebbe i titoli per ricoprire l’incarico, visto che “ha unicamente diretto una polisportiva“. Proprio pochi giorni fa il Tribunale ha rigettato la sospensiva, respingendo il carattere d’urgenza sulla rimozione dell’ingegnere dall’incarico. Il nome di Belloi, a fine gennaio 2020, è anche arrivato sul tavolo di Conte: l’ingengnere barbaricino aveva lavorato per qualche tempo senza contratto. Prima di Natale il Consiglio regionale, a maggioranza, ha comunque approvato una norma salva-dg che ha modificato le regole per il reclutamento dei direttori generali (leggi qui) e il Governo non l’ha impugnata (qui tutti i dettagli).

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