Igea, si è dimesso il commissario liquidatore

Alla fine anche il commissario liquidatore dell’Igea S.p.a. Antioco Gregu si è dimesso. Lo rende noto Emanuele Cani, deputato Pd, con una nota stampa in cui afferma che le dimissioni del commissario sono state rese note dall’assessore regionale dell’industria Maria Grazia Piras a margine dell’incontro che si è svolto ieri sera presso la sede dell’assessorato su Carbosulcis e Igea. “Il non rispetto dell’accordo firmato 10 giorni fa tra Regione e sindacati – spiega Cani – sono un atto grave e preoccupante cui la Regione deve porre rimedio subito con atti concreti, rispettando il percorso tracciato e onorando il pagamento degli stipendi. La Regione intervenga fornendo gli strumenti necessari al commissario liquidatore per far ripartire l’Igea, a cui va chiesto di rivedere la sua decisione”.

Torna alta dunque la tensione all’Igea, la società in house della Regione deputata al ripristino ambientale dei siti minerari dismessi, che proprio qualche giorno fa ha incassato il via libero al concordato preventivo da parte del Tribunale di Cagliari, passaggio questo che la mette al riparo dal tanto temuto fallimento. Evidentemente però il provvedimento giudiziario non è stato ritenuto sufficiente dal commissario liquidatore Antioco Gregu per la sua permanenza nella gestione, attualmente alquanto critica, dell’Igea. Gregu è stato nominato dalla Giunta regionale, con propria delibera, solo 6 mesi fa, esattamente il 13 maggio, per tentare il salvataggio dell’azienda, mettendola al riparo dal fallimento, stante l’enorme debito – circa 24 milioni di euro – azzerando perfino il capitale sociale, accumulato in questi anni.

Per fare questo ha ricevuto rassicurazioni da parte del socio unico, la Regione sarda, che avrebbe avuto gli strumenti necessari per operare in questa direzione. Invece non è andata proprio così, visto che gli operai, in questi mesi, hanno dovuto manifestare più volte sotto il palazzo di Viale Trento fino allo sciopero totale di due settimane fa, durante il quale tutte le attività dell’Igea si sono interrotte. Poi 10 giorni fa l’epilogo della lunga vertenza: all’assessorato dell’Industria viene siglato l’accordo che sancisce modi e tempi per la rinascita dell’azienda. Ivi compreso il pagamento dei tanto sospirati stipendi, almeno due dei quattro arretrati, entro il 20 di novembre, senza contare la tredicesima dello scorso anno. O almeno questi erano i propositi.

Invece, a oggi, degli stipendi non si è vista neppure l’ombra e, probabilmente, non vi è neppure traccia degli strumenti tanto decantati dall’assessore Piras nel relativo accordo, dal momento che il commissario liquidatore incaricato ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni. Per Francesco Garau, segretario territoriale della Filctem Cgil, “queste dimissioni arrivano in un momento inopportuno. Sappiamo però che venerdì la Giunta nominerà un nuovo commissario, anche se l’assessore Piras auspica che Gregu possa continuare a collaborare per aiutare a risolvere i problemi dell’Igea, senza però specificare in quale ruolo”. La posizione di Mario Crò, segretario territoriale della UilCem, è invece più critica: “Il commissario Gregu ha dato dimostrazione di ottime capacità manageriali, ciò nonostante auspichiamo che il prossimo commissario abbia anche competenze in ambito minerario, in modo che le professionalità presenti tra i lavoratori Igea possano essere utilizzate adeguatamente. Probabilmente – aggiunge ancora Crò – le sue dimissioni sono la presa d’atto che, allo stato attuale, non vi sono le condizioni, sia come dotazione finanziaria sia per rendere operativo un piano industriale, per poter operare in modo produttivo”. Resta ora da vedere come la Regione intenderà gestire la questione Igea, che si prospetta tutt’altro che semplice.

Carlo Martinelli

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