Frenata M5s, ma il centrodestra non sfonda nei Comuni. Pd bene (se unito)

Si registra anche in Sardegna la frenata dei Cinque Stelle che a questa tornata elettorale hanno perso terreno in tutta Italia. Ma nell’Isola, a differenza di quanto avvenuto nel resto del Paese, il centrodestra non ha sfondato. Bene il Pd che da queste Amministrative può imparare una lezione: solo l’unità premia il partito. Da segnalare anche i due Comuni conquistati dal Partito dei sardi che ha vinto a Macomer e a Chiaramonti e rispetto all’attuale assetto in Regione ha preferito il centrodestra al centrosinistra, col quale è alleato sia ad Assemini che a Iglesias. Qui la diretta dai seggi, qui le 6 nuove fasce tricolori.

Il movimento di Luigi Di Maio si è presentato alle urne in quattro Comuni: Assemini, Iglesias, Macomer e Decimomannu. Solo ad Assemini, dove gli M5s sono la maggioranza uscente col sindaco Mario Puddu, i Cinque Stelle possono dire di aver fatto risultato: 44,44 per cento di consenso di lista e 44,75 (4.983 voti) per la candidata Sabrina Licheri. Tuttavia la percentuale raccolta, sotto il 50 per cento, spedisce il movimento nel limbo del ballottaggio, dove le alleanze trasversali possono avvantaggiare lo sfidante del centrodestra, Antonio Scano.

Gli M5s sono invece fuori dal ballottaggio a Iglesias, dove il candidato di bandiera, Federico Frau, è arrivato terzo (20,35 per cento), dietro il dem Mauro Usai (41,74) e la leader scelta dai Riformatori, Valentina Pistis (28,15), sostenuta da Forza Italia e Fratelli d’Italia. Unica consolazione per il movimento è che nel capoluogo del Sulcis gli M5s sono primo partito col 19,05.

Cinque Stelle sconfitti pesantemente a Decimomannu: terza e ultima posizione per il candidato Cristian Vargiu che ha chiuso la partita elettorale al 15,19, battuto dalla neosindaca riconfermata Anna Paola Marongiu (60,54) e da Alberta Grudina, seconda al 24,26. A Macomer, infine, gli M5s hanno incassato il peggior risultato di queste Comunali: Maurizio Cossu non è andato oltre il 9,52 per cento in un’elezione vinta da Antonio Succu, riconfermato in municipio col 47,70. Seconda Maria Luisa Muzzu al 42,76.

Dalle urne sarde esce ridimensionato il centrodestra che ad Assemini correva con cinque liste e per via dell’alto numero di candidati sembrava nell’ordine delle cose che la coalizione, peraltro unita, superasse gli M5s. Invece non c’è stato alcun sorpasso e anzi: la lista civica del candidato sindaco Antonio Scano, voluta dal Partito dei sardi di Paolo Maninchedda, è stata la più votata (11,20 per cento). ‘Solo’ secondi Lega-Psd’Az (7,78), ma a pochissima distanza da Forza Italia al 7,36. Fratelli d’Italia al 5,60, Riformatori al 3,64. Il centrodestra si è invece diviso a Iglesias, ma anche sommando i voti della candidata ufficiale Valentina Pistis con il troncone dissidente guidato da Carlo Murru (7,56), la coalizione non avrebbe superato Pd e alleati capitanati dal dem Mauro Usai.

Sul fronte del Partito democratico, proprio il risultato di Iglesias, con Usai nettamente in testa, era atteso dalla vigilia: il Pd ha raccolto il 17,81, secondo partito a meno di due punti da M5s, per poi allungare il passo anche grazie alla civica Piazza Sella, riferibile all’Udc di Giorgio Oppi (11,85). A Iglesias è del Pd il consigliere comunale più votato di queste elezioni, Francesco Melis che ha raccolto 476 preferenze. I dem non hanno invece trovato l’unità ad Assemini. Sommando i voti del candidato ufficiale, Francesco Lecis (8,70 per cento), e quelli del dissidente Francesco Consalvo (6,43), i dem sarebbero stati la seconda forza del Comune col 15,13.

Il Partito dei sardi ha riconfermato a Macomer il sindaco uscente Antonio Succu, mentre a Chiaramonti ha eletto il consigliere regionale Alessandro Unali che però era l’unico candidato. Il Pds con queste Amministrative ha soprattutto ipotecato un eventuale cambio di schieramento alle Regionali del prossimo anno: oltre ad allearsi col centrodestra di Assemini capeggiando la lista ‘Proposta civica’, la più votata della coalizione, gli indipendentisti si sono presentati a Iglesias con Riformatori, Forza Italia e Fratelli d’Italia, sempre attraverso una civica.

Da oggi al 24 giugno, la domenica del ballottaggio, sarà corsa alle alleanze: ad Assemini la differenza la farà il Pd che vale oltre il 15 per cento, ma a liberarsi saranno anche i quasi 600 voti (4,74 per cento) presi dall’ex M5s Irene Piras, in corsa da sola alle elezioni di ieri. A Iglesias, invece, faranno da ago della bilancia gli elettori Cinque Stelle che pesano il 20 per cento.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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