“Ancora una volta Paolo Maninchedda ha dimostrato il suo valore e i suoi valori. Di uomo e di politico. Non appena ricevuta notizia di essere indagato ha rassegnato in bianco le dimissioni da assessore nelle mani del presidente Pigliaru e mi ha comunicato le sue dimissioni da presidente del Partito. E per queste ultime sarà l’Assemblea Nazionale, che convocherò nei prossimi giorni, a decidere”. Lo annuncia il segretario del Partito dei Sardi, Franciscu Sedda, all’indomani delle dimissioni presentate dall’assessore dei Lavori pubblici Maninchedda in Giunta ma respinte dal governatore Francesco Pigliaru. Una decisione nata dopo la sua iscrizione nel registro degli indagati per lo scandalo dei fondi ai gruppi consiliari della XIII legislatura. “Nonostante l’immediato affetto e il sostegno di tanti, nonostante gli si contesti una cifra minima, usata dal gruppo dell’allora Progetto Sardegna per un sondaggio su Iglesias, una cifra di cui peraltro non poteva disporre non essendo al tempo – come scrive oggi egli stesso – né presidente né tesoriere del medesimo soggetto politico, Paolo ha dato immediatamente le dimissioni. E le ha date in bianco, ovvero a costante disposizione del presidente – aggiunge -. Ciò che è chiaro fin d’ora, caro Paolo, è che la stima nei tuoi confronti, da parte mia ma credo di poter dire di tutto il Partito, è più forte che mai. E che quello che è successo ieri, quello che hai fatto ieri, rende ancora più forte il nostro cammino verso l’indipendenza”.
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