Sono i farmaci innovativi l’ultimo fronte di trattativa tra Regione e Stato, adesso che la Vertenza entrate è stata chiusa dallo scorso maggio (leggi qui). Si tratta di medicinali di ultima generazione, soprattutto per la cura dell’epatite C e la Sardegna sta arrivando a spendere “40 milioni di euro”, ha spiegato l’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci, durante la presentazione della Finanziaria 2017.
Come noto l’Isola paga di tasca propria l’intero costo della salute, e questo in seguito alla Vertenza entrate nel 2006 tra la giunta Soru e l’allora governo Prodi. “Tuttavia è profondamente ingiusto che i pazienti della Sardegna, nell’acquisto di questi medicinali, vengano esclusi dal fondo nazionale. Per questo stiamo valutando anche la possibilità di impugnare la Legge di stabilità nazionale nella parte in cui esclude le regioni a statuto speciale dal capito di spesa sui farmaci innovativi”.
La decisione finale non è stata ancora presa. Ma la battaglia è nell’agenda dell’Esecutivo sardo. “Non fosse altro – spiega Paci – che la spesa per queste nuove cure erode quei risparmi faticosamente centrati attraverso il Piano di rientro triennale 2016-2018“. Di certo la sanità continua a drenare una quota importante del bilancio complessivo: quest’anno vale 3 miliardi e 318 milioni, “in crescita rispetto al 2016 – spiega Paci – perché ci siamo dovuti adeguare all’aumento del fondo nazionale”. Solo per la copertura dei Lea (livelli essenziali di assistenza) sono stati stanziati quest’anno 3 miliardi e 52 milioni.
Paci ha fatto oggi anche un passaggio sul debito pubblico sardo: “Attualmente si attesta su un miliardo e 250 milioni contro il miliardo e 400 del 2014, quando abbiamo cominciato a governare la Regione. Nel 2015 siamo scesi a un miliardo e 100, poi il leggero aumento in seguito al mutuo per le opere pubbliche da 700 milioni contratto appunto due anni fa. Ma oggi possiamo contare su rate più piccole e interessi molto bassi”.
Sulla Finanziaria 2017 comincerà a breve l’esame in commissione Bilancio, presieduta dal dem Franco Sabatini. Sarà tuttavia un passaggio leggero. Il grosso del confronto avverrà in Aula. L’obiettivo della maggioranza è accorciare i tempi quanto più possibile per evitare a lungo l’esercizio provvisorio, con la spesa in dodicesimi, così come sta succedendo dal 1° gennaio.
Al. Car.
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