Finanziaria 2015, obiettivo 10mila nuovi occupati

“Diecimila inserimenti (o reinserimenti) nel mondo del lavoro”. Lo prevede la Finanziaria 2015 attraverso formazione mirata e bonus occupazionali.

Diecimila inserimenti (o reinserimenti) nel mondo del lavoro“. È questo l’obiettivo che per il 2015 si è dato la giunta di Francesco Pigliaru attraverso la nuova Finanziaria da 7,783 miliardi. Il pacchetto occupazione è solo uno degli obiettivi a breve termine scritti nel bilancio regionale targato centrosinistra. L’altro, già noto, ugualmente keynesiano e strettamente collegato, è il Piano regionale per le infrastrutture (Pri) che sarà finanziato con un mutuo da 600 milioni.

Dunque, c’è un elenco di risultati a scadenza precisa nella Finanziaria 2015, quella che dovrà rispettare il solo pareggio di bilancio dopo l’accordo di maggio tra Regione e Governo, un’intesa con la quale sono stati cancellati per l’Isola i vincoli di spesa finora previsti dal patto di stabilità.

Quanto ai 10mila posti di lavoro, la Giunta parte da un presupposto. “Dall’inizio della crisi (nel 2008), la Sardegna perso circa 72mila occupati – si legge nella relazione allegata -. Ma le politiche finora adottate, fatte di sostegno al reddito da una parte e formazione non mirata dall’altra, non hanno funzionato”. Quindi ecco il cambio di registro, attraverso l’Agenzia del lavoro che è il braccio operativo della Regione nelle politiche sull’occupazione, con la super visione dell’assessore Virginia Mura.

I reiserimenti riguardano gli over 30, visto che sotto soglia c’è il progetto “Garanzia giovani”, a sua volta finanziato con 54 milioni con i quali saranno orientati e formati 45mila giovani, a partire dai 15 anni. Per creare le nuove 10mila buste paga, “verranno attivati percorsi di accompagnamento individuale con azioni di formazione specifica ed erogazione di bonus occupazionali“, cioè sovvenzioni pubbliche per ridurre il costo del lavoro.

Il programma dei 10mila inserimenti (o reinserimenti) passerà anche dalla riorganizzazione dei Csl, cioè i 28 sportelli provinciali (ma ce ne sono pure 28 comunali chiamati Cesil). “L’obiettivo – è scritto ancora nella relazione della Giunta – è creare reale interazione con le imprese per censire le professionalità che mancano e quindi colmare il vuoto attraverso l’attivazione di corsi formativi”. Insomma, l’Agenzia del lavoro prima e i Csl poi si preparano ad accorciare la distanza tra domanda e offerta.

Nella conferenza di martedì, con la quale Pigliaru e l’assessore Raffaele Paci (Programmazione) hanno presentato il bilancio 2015 (definita anche la lotta agli sprechi), la rotta amministrativa è stata chiara: “Con questa Finanziaria gettiamo le basi per arrivare a una Regione meno assistenzialista promuovendo occasioni di lavoro. Di certo non scompensiamo nell’immediato il sistema e continuiamo a garantire il fondo per le povertà, con una dotazione pèer il 2015 di 53 milioni che rientrano nel capitolo dell’inclusione sociale”. Il totale delle risorse per l’occupazione di invece di 140 milioni, di cui il 57 per cento coperti con fondi europei. Il resto sono soldi della Regione.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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