Finanziaria: il Consiglio ritarda l’esame, da gennaio l’esercizio provvisorio

La commissione Bilancio del Consiglio regionale non ha ancora cominciato l’esame della Finanziaria 2015, approvata dalla Giunta di Francesco Pigliaru il 9 dicembre scorso. E così, sino all’approvazione della manovra, prevista a questo punto per febbraio, scatta l’esercizio provvisorio, cioè la spesa ridotta e possibile solo in dodicesimi.

Questione di organizzazione dei lavori della massima assemblea sarda che sta dimostrando di essere molto più lenta rispetto alla velocità dell’Esecutivo. È già successo con la riforma della Regione, e il copione non è diverso con la Legge Casa. Adesso la Finanziaria che, peraltro, è la prima targata centrosinistra e ha in dote pure la novità del vincolo di spesa decaduto, visto l’accordo Stato-Regione di luglio col quale la Sardegna sperimenterà il rispetto del solo pareggio di bilancio.

Tecnicamente l’autorizzazione all’esercizio provvisorio la deve chiedere la Giunta che, infatti, approverà oggi il disegno di legge ad hoc. La manovra vale 7,783 miliardi e viene considerata dal governatore e dagli assessori “un vero e proprio patto sociale per il rilancio della Sardegna“. Cioè una Finanziaria keynesiana, come l’hanno ribattezzata il presidente Francesco Pigliaru e il titolare della Programmazione, Raffaele Paci.

La Manovra approderà in commissione Bilancio, presieduta da Franco Sabatini (Pd), non prima dell’8 gennaio. Il percorso è stato delineato oggi dalla conferenza dei capigruppo – riunita dal presidente dell’Assemblea Gianfranco Ganau – in vista della seduta dell’Aula di questo pomeriggio. All’ordine del giorno l’esame del dl 169 “Integrazione del finanziamento indistinto della spesa sanitaria di parte corrente” (da 60mln circa) e del dl 98/A “Soppressione dell’Agenzia governativa regionale Sardegna Promozione”.

Slitta invece a mercoledì 7 gennaio la proposta di legge 76/A (Gavino Manca e più) “Norme per l’istituzione di un servizio pubblico regionale per l’informazione televisiva locale e per la produzione e diffusione di programmi per la valorizzazione della lingua, della cultura e della identità sarda”, inizialmente prevista per oggi. L’Aula si riunirà anche l’8 gennaio ed è probabile che subito dopo l’Epifania si debba approvare il disegno di legge che autorizza un mese di esercizio provvisorio.

Sullo slittamento dell’esame della Finanziaria a metà gennaio, il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, spiega che “non vi è alcuna responsabilità” da parte dell’Assemblea “ma solo il rispetto delle procedure e di conseguenza dei tempi necessari previsti dal regolamento consiliare”. Il presidente sottolinea che il carico della legge è arrivato alla presidenza soltanto il 23 dicembre e che i termini per l’approdo della Finanziaria in Consiglio, secondo regolamento, vanno da un minimo di 22 ad un massimo di 32 giorni. Al momento gli uffici della presidenza sono impegnati nella valutazione delle possibili norme intruse. L’esame della manovra in commissione Bilancio quindi non potrà avvenire prima del 9 gennaio, data in cui scattano i 22 giorni di procedura delle commissioni così come previsto da regolamento. La legge finanziaria potrà così essere iscritta all’ordine del giorno dei lavori dell’Aula nei dieci giorni successivi. “Nessun ritardo almeno sinora per l’esame di una legge estremamente importante per la Sardegna – precisa ancora Ganau – ma sottolineo, ancora una volta, soltanto il rispetto delle procedure previste dal regolamento consiliare. Tra l’altro per correttezza di informazione a causa di un errore tecnico da parte degli uffici della Regione, il testo è stato proprio questa mattina rinviato alla Giunta per le opportune correzioni”.

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