È una giornata decisiva, quella di oggi, per definire il perimetro delle regole entro cui dovranno muoversi le Regioni per continuare a gestire la Fase 2. Ovvero l’allentamento delle restrizioni che è cominciato il 4 maggio, con la ripartura delle fabbriche manifatturiere, la ripartenza dell’edilizia e del settore immobiliare nonché il via libera ai servizi di asporto per bar e ristoranti. Da lunedì 18, invece, riprende praticamente ogni attività, compresi saloni di parrucchieria e cetnri estetici che, secondo il Dpcm del 26 aprile, avrebbero dovuto riaprire per ultimo, il primo giugno. Invece c’è stata un’accelerata per evitare ancora maggior danni al tessuto economico e produttivo.
Oggi il Consiglio dei ministri si riunisce per approvare ulteriori allentamenti. E secondo quanto riporta il Corriere della Sera, dalla riunione di oggi dovrebbe uscire il decreto che riapre i confini tra regioni a partire dal 3 giugno. Nel corso della giornate è poi prevista una nuova videoconferenza tra il premier Giuseppe Conte e i governatori, cui spetterà decidere in autonomia le misure da adottare a livello locale. Parteciperà ahche il capo della Giunta sarda, Christian Solinas, che già nei giorni scorsi ha anticipato la propria strategia per la ripartenza, mettendo il turismo davanti a tutto.
Secondo il cronoprogramma della Giunta isolana (si attende entro domenica una nuova ordinanza), spariscono intanto le autocertificazioni e decade il divieto di muoversi solo all’interno dei confini comunali (eccezion fatta per la Città metropolitana di Cagliari dove il vincolo è già decaduto dalla scorsa settimana). Il primo giugno da Roma e Milano riprendono i voli in continuità territoriale, mentre dal 25 è via libera anche ai collegamenti internazionali. proprio su questo fronte è programmata per oggi uan videoconferenza tra Solinas e i manager delle società che gestiscono gli aeroporti dell’Isola, i quali stanno opponendo resistenze all’obbligo di fare test rapidi a tutti i passeggeri, per questioni di spazio e di costi (leggi qui).
Quanto alle attività commerciali, in Sardegna da ieri è possibile sollevare le saracionesche. Ma Solinas ha di nuovo fatto cadere la responsabilità sui sindaci, aprendo un fronte di scontro coi Comuni, sui quali il governatore ha fatto cadere le colpe di eventuali chiusure, stando a quanto scritto nella mini ordinanza diffusa alle 23,44 del 13 maggio e che ha validità sino al 17. Tanto che il presidente di Anci Sardegna, Emiliano Deiana, è di nuovo dovuto intervenire a difesa delle fasce tricolori.