Doppia preferenza, si vota dopo le 16. Non si esclude lo scrutinio segreto

È rinviata alle 16 la seduta del Consiglio regionale che deve votare la norma stralcio sulla doppia preferenza di genere. Il dibattito ha preso avvio intorno a mezzogiorno, perché nell’ora precedente maggioranza e opposizione hanno eletto il nuovo vicepresidente dell’Aula, Antonello Peru, e la garante per l’infanzia e l’adolescenza, Grazia Maria De Matteis.

L’attesa è tutta per la modalità del voto: i collettivi femminili temono che, come accaduto nel 2013, l’Aula possa esprimersi con scrutinio segreto. Ciò che presterebbe il fianco ai franchi tiratori, col rischio di affossare nuovamente la doppia preferenza, già bocciata nell’agosto del quattro anni fa.

Il voto segreto lo può sollecitare solo un capogruppo (o un vice in sua assenza), prevede il regolamento del’Aula. Fino alle 14 sembrava non ce ne fosse uno disposto ad accollarsi l’onore di una simile richiesta, invisa alle associazioni delle donne che pure oggi si sono date appuntamento nelle tribune del Consiglio. Nel primissimo pomeriggio è invece rimbalzato il nome di Marcello Orrù, eletto nel 2014 come indipendente del Psd’Az.

Nella norma stralcio è inserita anche la modifica alla composizione delle liste: nella legge elettorale attuale ciascuno dei due generi deve essere rappresentato da almeno un terzo di candidati. Con l’emendamento di sintesi al voto oggi, si seguirebbe un sistema paritario attraverso il 50 per cento di uomini e di altrettante donne.

Durante il dibattito chiuso alle 13,40, hanno annunciato il loro voto a favore innanzitutto le quattro consigliere di questa legislatura: le dem Rossella Pinna e Daniela Forma, la Cd Anna Maria Busia e l’azzurra Alessandra Zedda. Idem Roberto Deriu (Pd), Gigi Ruggeri (Pd), Francesco Agus (Campo progressista), Daniele Cocco (Art 1-Mdp), Gianfranco Congiu (Partito dei sardi), Pierfranco Zanchetta (Upc), Emilio Usula (RossoMori), Stefano Tunis (Forza Italia), Michele Cossa (Riformatori) e Gianluigi Rubiu a nome dell’intero gruppo Udc). Contrari Paolo Truzzu (Fratelli d’Italia) e Gennaro Fuoco (Forza Italia).

In Aula erano presenti in 55 su 60. Ma ad avvio dei lavori si procederà con un nuovo appello nominale, come da prassi. Nelle tribune del Consiglio regionale erano presenti le rappresentanti di ‘Toponomastica femminile’, Coordinamento3, ‘X fare, X conoscere’ di Guspini, Heminas e ‘Prospettiva donna’ di Olbia. (al. car.)

LEGGI ANCHE: Donne in politica, Sardegna in ritardo. Ma la doppia preferenza ha i suoi limiti

Regionali, ritarda il treno della parità

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share