L’azzurro Antonello Peru, accusato di associazione a delinquere nell’ambito dell’inchiesta Sindacopoli, è di nuovo vicepresidente del Consiglio regionale: lo ha eletto l’Aula con 28 voti (su 55 presenti). Considerando che l’opposizione di centrodestra ha ventiquattro seggi e ci sono stati assenti, ad assegnare la carica a Peru ha contributo la maggioranza di centrosinistra.
Peru è stato già vicepresidente dal 2014 all’aprile dello scorso anno, quando è finito in carcere per presunte mazzette incassate sotto forma di false parcelle (leggi la cronaca). Di qui l’accusa di associazione a delinquere. Ma fu l’arresto, come prevede la legge Severino sull’anticorruzione, a far scattare per l’esponente di Forza Italia la sospensione dal Consiglio regionale, dove Peru è tornato il 28 marzo 2017. A dicembre il centrodestra lo aveva sostituito con Ignazio Locci che a giugno ha vinto le Comunali di Sant’Antioco e si è dimesso dall’Assemblea. Oggi, quindi, la nuova elezione di Peru grazie a un accordo trasversale. Il Consiglio regionale ha due vicepresidente: uno, per legge, deve essere scelto nella fila dell’opposizione.
Sull’inchiesta di Sindacopoli – la tranche del 2016 nella quale è finito Peru (l’altra è del 2015) – il pm di Oristano ha chiesto quarantaquattro rinvii a giudizio. Nella lista è incluso l’esponente di Forza Italia. L’udienza è stata rinviata lo scorso 6 novembre per la seconda volta, sempre per alcuni difetti di notifica: il gup dovrebbe decidere il prossimo 22 gennaio. (al. car.)