La promessa laurea a Christian Solinas dall’Università di Tirana ha fatto emergere un elemento non nuovo nella politica isolana, quota centrodestra, quasi ci fosse un filo rosso sull’asse Cagliari-Albania: sui social ha ripreso a circolare la notizia su un riconoscimento dato a Ugo Cappellacci lo scorso dicembre.
La situazione di partenza tra Solinas e l’ex presidente della Regione è ben diversa: all’attuale capo della Giunta, stando alla ricostruzione del pm Giangiacomo Pilia, è stato promesso il pezzo di carta in Medicina in cambio di un’assunzione in Regione. A contrattare il tutto, il consulente di Solinas, Christian Stevelli, e il docente a tempo tra Tirana e Roma, Roberto Raimondo, che il 25 agosto 2022 ha ottenuto l’incarico di Dg all’Eni Cbc, autorità che nell’organigramma regionale sta sotto la presidenza. È finita che tutti e tre sono indagati per corruzione nell’indagine allargata all’imprenditore Roberto Zedda per la compravendita di un rudere a Capoterra, venduto da Solinas a 550mila euro a fronte di un valore non superiore ai 50mila euro.
Invece: non si è mai saputo in cosa Cappellacci abbia ottenuto la laurea honoris causa, ma sono note e provate le motivazioni: l’ex governatore di Forza Italia ha costruito un corridoio umanitario tra la Sardegna e Kiev, all’indomani dell’attacco all’Ucraina da parte della Russia di Vladimir Putin. Era il 24 febbraio del 2022. Cappellacci ha fatto tutto insieme al console Anthony Grande, portando nell’Isola decine di bambini e donne.
La laurea ad honorem a Cappellacci è stata data dal rettore Arben Gjata, lo stesso che l’altro giorno, su Euronews Albania e sulla tv di Stato Klan, ha detto di “non conoscere Solinas”. Non solo: il Magnifico ha puntualizzato che al presidente sardista non è stata promessa alcuna laurea honoris causa da parte dell’ateneo. Cioè: se altri lo hanno fatto a nome dell’Università, è un falso impegno.
Di certo sorprende l’attivismo di Tirana verso i politici sardi. E altrettanto stupore non si può non provare per questo attaccamento che verso Tirana sembra avere la classe dirigente isolana. Nel caso dell’accordo su Solinas il filo rosso porta alla massoneria. Tant’è: sia Stevelli che Raimondi sono stati sospesi dalle rispettive logge del Goi, il Grande Oriente d’Italia, niente meno che dal Gran Maestro Stefano Bisi che li ha messo alla porta “a tempo indeterminato”, quasi a voler prendere le distanze in maniera netta. E con un tempismo che nella massoneria non si era mai visto.
Nel caso di Cappellacci ci sono le missioni umanitarie dimostrate. Resta il fatto che non si spiega questo canale aperto tra la Sardegna e Tirana, i cui rapporti diplomatici non sembrano certificati da alcun patto di dominio pubblico. Ma la laurea honoris causa targata Tirana è ambita e ricercata, parrebbe.
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