Villa, computer e laurea fasulla albanese : presidente Solinas, ma dimettersi no?

di Guido Paglia

Certo che sui riconoscimenti universitari il presidente Solinas è davvero sfortunato. Quasi come per le compravendite e le caparre confirmatorie immobiliari, per le quali è finito indagato. Per non parlare della fatale distrazione di lasciare in auto alla mercé dei ladri il proprio personal computer. Jella cosmica.

La nostra Alessandra Carta racconta a parte l’ultima disavventura a proposito della curiosa laurea honoris causa in Medicina rilasciata dalla prestigiosa Università di Tirana, grazie ai magheggi massonici di Roberto Raimondi e Christian Stevelli. Dopo la prima laurea sudamericana e quella non meno “chiacchierata” ottenuta all’Ateneo di Sassari, effettivamente stavamo un po’ in pensiero. Possibile, ci interrogavamo, che ad un politico di chiara fama come il Governatore sardo nessuna università internazionale abbia ancora provveduto ad un riconoscimento honoris causa?  Non in una disciplina banale per un amministratore, magari come Scienze Politiche, ma in qualcosa di più serio. E infatti, voilà,, ecco fatto: laurea in Medicina.
Non con una specializzazione in Endocrinologia o Scienza della nutrizione, che potrebbero almeno aiutare Solinas a dimagrire.

Ma non si può volere tutto dalla vita. E d’altra parte i venerabili “fratelli” Raimondi e Stevelli oltre non sono riusciti ad andare. Ce ne facciamo volentieri una ragione.

Ora, tornando seri, vorremmo rivolgere qualche domanda spassionata a Solinas: Presidente, ma cos’altro deve succedere per convincerla a togliere il disturbo da Villa Devoto?
Il rinvio a giudizio per i suoi opachi affari immobiliari legati alla villa al Poetto che Sardinia Post ha denunciato a suo tempo e che finalmente hanno fatto accendere un faro da parte di un attento pubblico ministero?

Perché vede, caro Governatore, anche questa storia della distrazione di lasciare incustodito in auto il suo prezioso personal computer, lascia francamente interdetti.
Possibile che dopo  queste sconcertanti vicende, unite ai disastrosi risultati della gestione della Regione da parte della sua litigiosissima maggioranza, lei non si sia ancora reso conto che non potrà certo aspirare a succedere a se stesso?

Come sa, domandare è lecito, rispondere è cortesia. Ecco, se non è d’accordo sul contenuto di queste domande, ce lo faccia sapere. Ci faccia sapere qual è il suo parere: i sardi gliene saranno grati.

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