Covid-19, bordate di Zedda a Solinas: “Non ha il controllo della situazione”

L’ex sindaco di Cagliari torna all’attacco del presidente della Regione che lo ha sconfitto alle elezioni di febbraio 2019. Massimo Zedda affida a Facebook le sue considerazioni sulla gestione dell’emergenza da parte di Christian Solinas, che proprio oggi ha incontrato in videoconferenza tutti i capigruppo del Consiglio regionale. “Il presidente della Regione ha chiesto aiuto a tutte le forze politiche, solo ora, in ritardo. Lo chiede perché la situazione drammatica rischia di precipitare – si lamenta l’esponente dei Progressisti -. Lo stiamo facendo da mesi, seguendo l’invito alla collaborazione del presidente Mattarella. Purtroppo, inascoltati. Per il bene di tutte e tutti continueremo a dare il nostro contributo. Ci aspettiamo la soluzione dei problemi e non la continua propaganda. La situazione è fuori controllo perché il presidente della Regione non ha mai avuto il controllo della situazione”.

L’affondo del consigliere regionale d’opposizione arriva alla luce del record di casi che si è registrato oggi con 349 nuovi positivi in Sardegna. “I numeri confermano le nostre preoccupazioni su quel che non è stato fatto da marzo a oggi. Il presidente irresponsabile è il responsabile – attacca Massimo Zedda nel suo post -. Ha aperto le discoteche mentre il virus circolava. Il 12 agosto abbiamo chiesto il parere del comitato tecnico scientifico che avrebbe dato il via libera all’apertura. Ancora non abbiamo il parere“. L’ex primo cittadino del capoluogo elenca tutti i passaggi critici della gestione dell’emergenza da parte dell’inquilino di Villa Devoto. “Avrebbe dovuto aumentare i posti letto, assumere personale sanitario, acquistare le dosi di vaccino e aiutare le attività economiche – si legge -. Ha spostato la data delle elezioni comunali a fine ottobre, non accorpandole con il referendum, aumentando le occasioni di contagio e sprecando 9 milioni di euro. Ha sprecato milioni con un’app inutile che non traccia i contatti tra persone. Mesi fa abbiamo chiesto di parlare di scuola, di trasporti e di sanità. Ci è stato consentito solo a ottobre”.

“Da settimane le notizie che arrivavano dagli ospedali erano drammatiche, ma qualche giorno fa ci hanno risposto che tutto andava bene, tutto funzionava e che eravamo allarmisti. La situazione è drammatica perché i contagi crescono e gli ospedali stanno esaurendo i posti letto – conclude Zedda -. Hanno moltiplicato le Asl, vorrebbero raddoppiare le Province e propongono di assumere centinaia di portaborse. Queste sono le loro priorità”.

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