Comunali Olbia, primarie affollate per il centrosinistra e Pd diviso in quattro

Il 19 marzo si sfidano in se: ecco chi appoggia chi. Ma c’è tempo sino al 5 per presentare nuove candidature o ritirarsi dalla corsa.

Primarie affollate per il centrosinistra di Olbia che il 19 marzo sceglie il candidato sindaco della coalizione: al momento gli sfidanti sono sei, di cui tre dem con tessera. In ordine alfabetico: Carlo Careddu, Rino Piccinnu e Gianni Rcciu. C’è poi il civico Jacopo Merlini, sostenuto da un pezzo di Pd. Ancora: Renato Azara corre per il Partito dei Sardi, mentre Antonio Satta con l’Upc.

La presentazione delle candidature scade il 5 marzo. Vuol dire che c’è ancora una settimana abbondante di tempo per buttarsi nell’arena pre-elettorale. O uscire. Di certo, i sei avversari sono il segno di un quadro politico frammentato, nonché specchio di conflitti interni.

Il grosso degli equilibri si gioca proprio in casa dem: Careddu e Piccinnu sono assessori uscenti. L’uno, avvocato di professione, guida l’Urbanistica; l’altro, commercialista, è alle Politiche sociali. Careddu è sostenuto dal correntone di Nardino Degortes, storico leader socialista, con un passato in Regione, sia in Consiglio che in Giunta, a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta. A livello isolano sono tutti cabrasiani di ferro. Piccinnu, invece, è un renziano della prima ora: il suo primo sponsor è l’ex consigliere regionale Pierluigi Caria.

Ricciu, consigliere uscente in Comune e geometra nella vita, è un indipendente. Ci tiene a precisare: “Partecipo alla primarie sostenuto dalla mia storia e dai miei amici”.

Merlini, la new entry della politica olbiese, avvocato penalista, è il leader di Civicamente. E il nome della lista chiarisce lo spirito. Ma su Merlini, soprattutto in chiave anti-Careddu, ha scommesso Gian Piero Scanu, deputato Pd, da sempre avversario di Degortes dentro il Partito Democratico, come dimostrato dal durissimo scontro di un anno fa al congresso provinciale.

Azara, imprenditore con base a Porto Cervo ma è nato nella frazione olbiese di San Pantaleo, è l’anti Pd di queste primarie. Con Azara il Partito dei Sardi, fondato nell’Isola da Paolo Maninchedda e Franciscu Sedda, potrà misurare la vocazione indipendentista dell’ex capoluogo gallurese.

Infine Satta, fondatore dell’Upc, di cui è segretario nazionale. La candidatura di Satta è considerata a Olbia una mossa tattica: rumors dicono che il capo dei cristiano-popolari potrebbe ritirarsi dalla corsa prima del 5 marzo. Ma al momento da suo entourage confermano la partecipazione alle primarie.

Con il voto del 19 marzo a Olbia il Pd torna a fare politica guardando al solo perimetro del centrosinistra. Perché in questa consiliatura, cominciata nel 2011, i Dem sono alleati con pezzi di centrodestra all’interno di quella Coalizione civica che cinque anni fa sbancò le urne. Il sindaco uscente è Gianni Giovannelli che vinse contro Settimo Nizzi, primo cittadino per dieci anni e di nuovo candidato. Sempre con Forza Italia. Ma questa è ancora un’altra storia.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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