Chia, Gairo, Caprera: lo Stato “restituisce” decine di immobili

L’Agenzia del demanio, in un’ottica di “federalismo progressivo”, ha trasferito a diversi comuni alcuni beni immobili che potranno essere restituiti ai cittadini e valorizzati. Lo ha annunciato durante una conferenza stampa il direttore generale dell’Agenzia Roberto Reggi, parlando del piano di razionalizzazione delle spese attraverso una razionalizzazione degli uffici.

Attraverso la Regione, in base all’articolo 14 dello Statuto, vengono restituite ai cittadini le case di Gairo e Cardedu che furono ricostruite negli anni ’50 e ’60 dal genio civile a seguito di calamità naturali; a Nuoro le aree esterne al carcere di di Badu ‘e Carros (impianti sportivi e pineta) potranno essere utilizzate dal Comune per fini sociali; a Pula il Comune entrerà nel possesso di una postazione militare nell’area archeologica di Nora; a Chia, il Comune di Domus de Maria potrà valorizzare l’ex alloggio e ex semaforo per farne un punto panoramico accanto al Faro dove oggi c’è un albergo di lusso; un’iniziativa imprenditoriale simile potrà essere sviluppata anche nel Faro di Capo Comino a Siniscola, così come a Palau nella batteria militare di Capo Orso.

Gli orti di Garibaldi a Caprera saranno invece consegnati al Mibact e all’Ente Parco per sviluppare un sentiero-percorso verso il museo; a Guspini il Palazzo della Direzione è già stato sottoposto ad avviso per manifestazione di interesse nel 2013. Secondo l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, “l’obiettivo è quello di arrivare all’acquisizione di altri beni considerati non strategici dallo Stato e dislocati in tutta la Sardegna, sia nelle coste che nei centri abitati e in zone di interesse turistico: parliamo di caserme e strutture militari, ma anche di edifici dell’Amministrazione penitenziaria. Un intervento di federalismo demaniale che ci consentirà di restituire ai cittadini sardi beni che spesso risultano chiusi e inaccessibili da tanto tempo”.

A questa forma di valorizzazione si aggiunge poi la “proposta immobili 2015“, che coinvolge tutte le amministrazioni comunali, enti territoriali e altri soggetti pubblici che vogliano candidare alcuni edifici da dismettere. In questo caso sarà la stessa Agenzia del demanio a fare da intermediario con l’eventuale investitore. Le condizioni per poter partecipare – le proposte potranno essere presentate entro il 31 maggio – sono: proprietà cielo-terra, valore indicativo non inferiore a 1 mln di euro e preferibilmente con destinazione d’uso turistico-ricettiva, produttiva-direzionale o commerciale.

In Sardegna l’invito a partecipare è stato spedito dall’Agenzia a 34 soggetti tra i quali la Regione, le otto Province, le 10 Asl e le due Università di Cagliari e Sassari.

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