Cdm non impugna legge su aumenti Irpef-Irap. Giunta ha congelato rincari

Nessuna impugnazione per la legge regionale della Sardegna che incrementa le addizionali regionali di Irpef e Irap in Sardegna per coprire parte del disavanzo della sanità, aumenti già congelati per il 2016 dopo un accordo tra Giunta e Consiglio. Il provvedimento, esaminato questa mattina dal Consiglio dei Ministri che ha decretato la “non impugnativa”, era stato varato poco prima di Natale.

Dopo gli attacchi dell’opposizione ma anche di sindacati e imprese e il pressing degli stessi alleati del centrosinistra nei confronti del governo regionale, la Giunta, la scorsa settimana, ha trovato una diversa copertura finanziaria per il disavanzo sanitario, utilizzando una parte delle risorse liberate dal fondo perenzioni, che serve per coprire i debiti della Regione. Il centrodestra aveva sollevato dubbi sull’illegittimità della norma che aumenta la tassazione, presentando istanza per valutare l’impugnativa. Oggi il Cdm ha verificato, invece, che la legge n. 36 del 28 dicembre 2015 “Misure urgenti per l’adeguamento dell’assetto istituzionale e organizzativo del servizio sanitario regionale e ulteriore proroga del commissariamento delle Asl”, è legittima.

“Eravamo sicuri di avere ragione e oggi abbiamo la conferma dal Consiglio dei Ministri: la legge sugli aumenti di Irpef e Irap è legittima. Abbiamo presentato le nostre istanze e spiegato le nostre ragioni al Governo, e oggi è arrivata la decisione finale: è giusto discutere, il dialogo tra istituzioni funziona ed evita inutili e lunghe contrapposizioni che non portano alcun risultato utile ai cittadini”. Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Francesco Pigliaru. La legge ‘Misure urgenti per l’adeguamento dell’assetto istituzionale e organizzativo del servizio sanitario regionale e ulteriore proroga del commissariamento delle Asl’ era stata proposta dalla Giunta e approvata dal Consiglio regionale per coprire parte del disavanzo nella sanità, stimato in 750 milioni di euro in tre anni, e affiancata da un Piano di rientro del debito elaborato dall’Assessorato della Sanità.

“Abbiamo sempre ritenuto il nostro provvedimento legittimo – spiega l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci –. Tuttavia, mentre imperversavano polemiche, ricorsi e interpellanze, consapevoli che il diritto e le norme non sono una certezza matematica, abbiamo spiegato le nostre ragioni. Ora, dopo aver sospeso gli aumenti per il 2016, continuiamo a lavorare duramente per cercare in tutti i modi di evitare gli aumenti per il futuro, ma con la solita consapevolezza: il risanamento del buco in Sanità deve andare avanti nei tempi e con le cifre previste. La Sardegna non può più permettersi di trascinarsi dietro una zavorra tanto pesante come quella che questa Giunta ha ereditato. Senza interventi decisivi, quella zavorra rischia di farci affondare”.

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