Caos Dg, Solinas incolpa l’assessora ma in tribunale perde di nuovo

Cinzia Lilliu, la Dg della Regione cacciata a luglio 2021 su ordine di Christian Solinas, deve restare alla Centrale di committenza, ovvero l’ufficio che gestisce gli appalti. Il reintegro, per la seconda volta in due settimane, lo ha disposto il Tribunale del lavoro che mercoledì 2 marzo ha respinto il reclamo della Regione con il quale Solinas, legale rappresentante dell’Ente, chiedeva di sospendere gli effetti della riammissione disposta il 21 febbraio dalla giudice Maria Luisa Scarpa (ma solo l’altro giorno eseguita).

Il 2 marzo a decidere sul reclamo di Solinas è stato il Tribunale del lavoro attraverso il presidente della Sezione, Angelo Leuzzi, il quale ha inflitto al governatore la seconda sconfitta di fila sul caso Lilliu. Ma per il capo della Giunta è la terza batosta, se ci conta pure il reintegro ottenuto da un altro Dg silurato, Alessandro Naitana.

Dall’altro giorno la Lilliu è di nuovo alla Centrale di committenza, ciò che consegna a Sandro Ortu, il dirigente regionale nominato nella seduta del 16 febbraio, il record del più breve mandato da Dg. Ortu, alla fine, non ha fatto in tempo a prendere servizio perché il Tribunale del lavoro è stato più rapido di Solinas.

Sul reclamo presentato contro la Lilliu, vanno rilevate alcune azioni. Intanto: il governatore, a ben vedere, non si è fidato abbastanza degli avvocati della Regione. Tanto che ai due dipendenti dell’Ufficio legale, Alessandra Braglia e Giovanni Parisi, il capo della Giunta sarda ha affiancato il giuslavorista cagliaritano Enzo Pinna. Ma il presidente Leuzzi non ha ugualmente concesso la sospensiva, limitandosi a fissare per l’11 aprile la discussione di merito.

Il secondo elemento che segna il reclamo della Regione è rappresentato dalla colpa scaricata da Solinas sull’assessora al Personale, Valeria Satta che in questi tre anni di mandato – per inciso – ha già collezionato due avvisi di garanzia: uno per la nomina dei Dg esterni Silvia Curto e Antonio Pasquale Belloi, l’altro per l’ingaggio della sua dirigente, Silvia Cocco.

Quando il 21 febbraio la giudice Scarpa ha dato ragione alla Lilliu, ha scritto che la Dg è stata cacciata fuori tempo massimo, visto che il suo siluramento, con decreto della Satta, risulta datato 28 luglio 2021. Invece, come sostenuto dalla Lilliu, andava firmato entro il 23, alla scadenza dei trenta giorni che la legge 10 sui maxi staff assegnava alla Giunta per rimuovere i Dg in carica.

Di tutt’altro segno la posizione evidenziata dagli avvocati Braglia, Parisi e Pinna, per i quali la revoca ha rispettato il termine dei trenta giorni in quanto faceva fede l’avvio della procedura, ovvero la delibera di Giunta del 22 luglio e non il decreto della Satta di sei giorni dopo. Sull’assessora al Personale scrivono ancora i tre legali: “Non ha alcuna discrezionalità di nomina o di revoca, ma solo un semplice potere di attribuzione di funzioni e ciò integra, al più, un mero adempimento amministrativo”. Come dire, l’assessora se l’è presa calma, ma il suo atto non era determinante, visto che la Satta doveva semplicemente eseguire l’ordine già preso collegialmente dalla Giunta. Ma la volontà di Solinas sul benservito alla Lilliu era chiara.

Il presidente Leuzzi, al pari della Scarpa, ha invece considerato l’atto dell’Esecutivo solo propedeutico rispetto al decreto dell’assessora. Ragion per cui il siluramento della Dg va considerato fuori tempo, in quanto sino alla firma della Satta la procedura non poteva considerarsi concluso. Senza il decreto dell’assessora, la revoca non poteva dirsi perfezionata. Perché così prevede, ha stabilito il Tribunale del lavoro, l’articolo 28 della legge 31/1998 (sul funzionamento degli uffici regionali, ndr).

Il reclamo della Regione contro la Lilliu sembrava un mistero: Sardinia Post per due giorni, lunedì 28 febbraio e martedì 1° marzo, ha provato a chiedere conferma all’Ufficio Stampa. Ma entrambe le volte il nostro giornale non ha ricevuto alcuna risposta. Mercoledì, invece, ci ha pensato la terna giudicante del Tribunale a chiudere la partita: la Lilliu deve restare alla Centrale di committenza. La Dg ha vinto due round su due, infliggendo a Solinas una doppia batosta.

Alessandra Carta

[Foto Facebook]

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