Pd, i candidati sardi nella sfida tra Civati, Cuperlo e Renzi. In corsa molti big

Settantotto aspiranti delegati equamente divisi nelle tre liste di Pippo Civati, Gianni Cuperlo e Matteo Renzi: sono i democratici sardi candidati all’assemblea nazionale del Pd, dove l’Isola avrà diritto a ventisei rappresentanti. In campo, tra sorprese e conferme, anche i big: da Renato Soru a Tore Cherchi, da Gianfranco Ganau a Giampaolo Diana passando per Tore Ladu. La presentazione delle liste si è chiusa ieri a mezzogiorno. I nomi degli eletti si conosceranno il 9 dicembre, il giorno successivo alle Primarie.

I ventisei delegati verranno pescati dai cinque collegi in cui l’Isola è stata divisa. Il primo è quello di Cagliari Città, accorpata con Quartu, Quartucciu, Sinnai, Monserrato, Villasimius e Maracalagonis: da qui saranno scelti quattro rappresentanti. Il collegio del Sulcis-Cagliari 2 ne mette invece sei. Sempre quattro verranno eletti dalle liste di Oristano-Medio Campidano e Nuoro-Ogliastra. La quota più alta è prevista su Sassari-Gallura, con otto delegati.

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La guerra tra i big sardi si combatte tra renziani e cuperliani. Col sindaco di Firenze si è schierato intanto Renato Soru, capolista nel collegio di Oristano-Medio Campidano. In corsa anche Roberto Deriu, presidente della Provincia di Nuoro, e Gianfranco Ganau, sindaco di Sassari. La lista di Cagliari Città la guida invece Sabina Contu, ex presidente del Pd cagliaritano, vicinissima al consigliere regionale Chicco Porcu.

Al fianco di Cuperlo, ecco Tore Cherchi, leader nel collegio Sulcis-Cagliari 2, dove è candidato pure Giampaolo Diana. Spunta poi il nome di Tore Ladu, terzo in lista su Nuoro-Ogliastra. In corsa anche l’ex deputato Giulio Calvisi (Sassari-Gallura) e il senatore Ignazio Angioni (Cagliari Città).

Sotto il segno degli amministratori locali sono invece i candidati di Civati: da Matteo Lecis Cocco Ortu, consigliere comunale a Cagliari, a Barbara Pusceddu, sindaco di Sinnai. Ma anche Ilaria Caria, assessore a Samassi.

Thomas Castangia, segretario del Pd nella Provincia di Cagliari e a capo della corrente civatiana sarda, dice: «Vinceremo noi». Ma lo stesso pensa Porcu, renziano di ferro, che sulla propria bacheca Facebook ha scritto: «Fa piacere che molti abbiano aperto gli occhi rispetto a un anno fa».

Per regolamento, la parità di genere era obbligata tra i ventisei candidati di ogni mozione. In Sardegna, civatiani e cuperliani hanno scelto una donna come capolista in due colleghi su cinque. I renziani ne hanno piazzata solo una, a Cagliari.

Alessandra Carta

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