Via libera dal ministero della Salute alla movimentazione dei capi bovini dalla Sardegna verso il resto d’Italia. Potranno essere esportati dagli allevamenti dell’Isola verso il mercato italiano se vaccinati con il sierotipo1 contro la febbre catarrale (blue tongue) e dopo essere stati sottoposti al test pcr nei 7 giorni precedenti alla movimentazione. Il ministero pone, inoltre, come condizione fondamentale il nulla osta del servizio veterinario di destinazione almeno 48 ore prima della partenza. E ancora, che vi sia totale assenza di circolazione virale, anche solo sospetta, nei 30 giorni antecedenti la movimentazione, riscontrata in una azienda ubicata nel raggio di quattro chilometri. “Il ministero ha dato finalmente questo pomeriggio risposta positiva alle nostre pressanti richieste – commenta l’assessore della Sanità Luigi Arru – Da oggi non ci saranno più ostacoli per il trasporto dei capi bovini sani, e rigorosamente controllati, verso il resto dello Stivale. Un risultato positivo per la Sardegna e per gli allevatori che avranno così la possibilità di riaprire questo importante canale commerciale”. Soddisfatta anche Coldiretti Sardegna. “Il gioco di squadra ha dato i frutti sperati – sottolinea il presidente regionale Battista Cualbu – Ringraziamo in particolare l’assessore regionale alla Sanità e il prefetto di Sassari, oltre ai tanti sindaci che hanno sposato la nostra denuncia. Quando le istituzioni sono sensibili alle sollecitazioni della base, in brevissimo tempo si trovano le soluzioni e si ha la meglio anche contro la burocrazia più ottusa – osserva ancora Cualbu – Le prime donne e le contrapposizioni fine a se stesse, invece, non portano beneficio a nessuno ma solo danno ai produttori”.
Far West eolico, Comitato Insularità: “Estendere Ppr a tutta la Sardegna”
Il Comitato scientifico Insularità in Costituzione ha presentato oggi, sabato 4 maggio 2024, una proposta di legge “SalvaTerritorio”…