Assemini verso le Comunali, un voto decisivo per il futuro degli M5s sardi

Assemini, il primo Comune sardo diventato a Cinque Stelle (era il 2013), torna al voto il 10 giugno prossimo. E siccome la storia è sempre il prodotto di fatti interconnessi, il test sarà decisivo per gli M5s: dal risultato delle urne non potrà che passare il futuro del Movimento nell’Isola. Nel caso di una nuova vittoria in Municipio, per l’esercito di Di Maio diventerà più agevole ‘vendersi’ nella campagna elettorale delle Regionali 2019, a febbraio o a marzo, le prime a cui gli M5s parteciperanno (salvo forfait dell’ultima ora). Se invece ad Assemini dovessero incassare una sconfitta, il contraccolpo delle urne potrebbe mettere a rischio l’equilibrio che dirigenza, iscritti e gruppi spontanei di sostegno sembrano aver trovato in Sardegna, anche in vista del voto per l’elezione del nuovo governatore.

Ma andiamo con ordine. Ad Assemini il sindaco uscente è Mario Puddu che nel 2010 fu un grillino della prima ora (inteso come fedelissimo del comico genovese Beppe). Ma anche capace, sette anni dopo, di accreditarsi con successo davanti alla nuova regia interna in mano a Luigi Di Maio, sino a essere scelto come coordinatore regionale delle Politiche 2018. Puddu ha indicato come sua erede Sabrina Licheri, ex impiegata in uno studio di consulenza sul lavoro e presidente uscente del Consiglio comunale (a tempo pieno). Rinnovamento e continuità amministrativa insieme, è stato il messaggio della scommessa sulla Licheri, in quanto donna e politica con cinque anni di esperienza alle spalle.

Ad Assemini lo stesso Puddu avrebbe potuto tentare il bis. Ma il primo cittadino ha deciso di farsi da parte per giocarsi tutto alle Regionali del prossimo anno. Puddu viene considerato il più probabile candidato governatore. Ma prima di esserlo ufficialmente, ha un problema da risolvere: deve uscire indenne dal processo che lo vedrà imputato per abuso d’ufficio e nel quale ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato, in modo da arrivare a sentenza già a luglio o al più tardi a settembre, quando cominceranno i ragionamenti politici sulla definizione delle liste.

Se fosse solo per gli M5s, questo puzzle dovrebbe comporsi alla perfezione accompagnando dapprima i Cinque Stelle alla vittoria ad Assemini e poi portando il Movimento verso il successo alle Regionali del 2019, le prime a cui gli M5s parteciperanno (salvo sorprese dell’ultima ora). Ma sulla strada dei grillini c’è innanzitutto il centrodestra che per vincere la sfida in Municipio ha puntato su Antonio Scano, commercialista classe ’70, consigliere comunale uscente, politico di lungo corso ad Assemini, malgrado sia un under 50.

Scano, come spesso succede alle Comunali, è uno jolly della politica, capace di pescare voti a destra e a sinistra, di certo tra l’elettorato moderato visto che è cresciuto nella Margherita, quindi nel centrosinistra, con cui è stato assessore alle Politiche sociali nel 2001 e poi presidente dell’Assemblea civica dal 2003 al 2008. Scano guida la lista ‘Proposta civica’ sostenuta da Riformatori, Forza Italia, Fratelli d’Italia e dall’asse Psd’Az-Lega, come nello schema delle Politiche.

Ad Assemini, un Comune che storicamente guardava a sinistra, il Pd si presenta spaccato: col simbolo del partito corre da candidato sindaco Francesco Lecis, mentre l’ex dem Francesco Consalvo guida una propria lista chiamata ‘Democratici progressisti per Assemini’. La quinta aspirante prima cittadina è Irene Piras, una delle consigliere elette nel 2011 con i Cinque Stelle, ma poi entrata in rotta di collisione con Puddu, sino a mandarlo a processo in seguito all’esposto presentato a febbraio 2015 insieme ad altre due ex esponenti M5s dell’Assemblea, Rita Piano e Stefania Frau (le tre sono state espulse via mail dal Movimento quattro mesi dopo).

Le Comunali del 10 giugno potrebbero comunque non chiudersi quello stesso giorno: Assemini ha più di 15mila abitanti, quindi potrebbe andare al ballottaggio due settimane più tardi, nel caso in cui nessun candidato sindaco raggiunga al primo turno il 50 per cento più uno delle preferenze. Sondaggi non ce ne sono. Ma visto il quadro politico e la divisione del Pd, è molto probabile che ad avvantaggiarsene siano centrodestra ed M5s, secondo un’elezione che la stessa coalizione guidata da Forza Italia considera un banco di prova per saggiare gli umori dell’elettorato rispetto alle Regionali del prossimo anno.

La nota a margine del voto asseminese è che gli M5s hanno fatto spazio in lista a un tesserato Pd: si chiama Davide Pintus e il 10 giugno corre coi Cinque Stelle per un posto nell’assise municipale.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share