Acqua, la Regione sblocca 42 milioni: si salderà una catena di debiti

Ato, Abbanoa, Enas e Consorzi di bonifica. Sono questi gli enti interessi dallo sblocco di un fondo di garanzia con le banche.

Corrono altri 42 milioni nell’economia della Sardegna. Erano soldi fermi, denari che la Regione aveva garantito alla banche perché prestassero ad Abbanoa 90 milioni. Ma adesso quelle risorse sono state sbloccate, prima dalla Giunta poi dal Consiglio regionale che ha dato ufficialmente il via libera a un programma di saldo dei debiti. E si tratta di una vera e propria catena: nel settore idrico: oltre alla spa dell’acqua ne beneficeranno l’Enas (Ente sardo acquedotti e fognature) e i Consorzi di bonifica.

I 42 milioni che erano accantonati rientravano nel piano di ricapitalizzazione Abbanoa, approvato a dicembre 2011 dalla giunta di Ugo Cappellacci e rispetto al quale l’Ue ha detto sì a luglio 2013. Il salvataggio prevedeva appunto un fondo di garanzia da 42 milioni a carico della Regione che, in qualità di socio di maggioranza relativa, aveva coperto con proprie risorse l’operatività della società, affossata dai debiti e da una presunta cattiva gestione contro la quale la Procura di Cagliari ha aperto un fascicolo, per peculato e abuso d’ufficio, al momento contro ignoti.

Fatto sta che con la Finanziaria 2015, in coincidenza con il miglioramento dei conti Abbanoa, la Giunta ha previsto la possibilità di svincolare il fondo di garanzia con una destinazione precisa. La linea è stata accolta dal Consiglio che ha confermato, con una leggina, di assegnare i 42 milioni all’Ato (Autorità d’ambito) perché saldi, a catena, una serie di partire finanziarie aperte da tempo. A studiare il piano dei rientri è stato l’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, cui spetta la supervisione di Abbanoa e delle politiche idriche.

Il primo beneficiario del provvedimento sarà la stessa spa che potrà incassare i crediti accumulati coi Comuni per la depurazione delle acque piovane. La cifra è riferita al settennio 2055-2011 oscilla e tra i 28 milioni (stando alla ricostruzione degli enti locali) e i 65 milioni (è invece il conteggio di Abbanoa). La Regione ha comunque concordato con la spa che non si vada oltre i 42 milioni, come nella disponibilità finanziaria appena ottenuta con lo sblocco del fondo di garanzia.

La spa dell’acqua, a sua volta, userà quasi tutti quei soldi per estinguere il proprio debito con l’Enas, pari a 38 milioni, per l’acquisto dell’acqua grezza. A sua volta l’Ente sardo verserà ai Consorzi di bonifica i 18 milioni mai saldati per la risorsa idrica destinata all’agricoltura. Alla fine, la catena dei pagamenti coperta raggiungerà quota 98 milioni.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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