Zora, ecco il robot per fare ginnastica: l’Ateneo punta su intelligenza artificiale

Ricercatori dell’Università di Cagliari al lavoro su progetti di intelligenza artificiale al Data science del Philips Research, centro di importanti innovazioni informatiche e dove si sta implementando un robot in grado di interagire con l’uomo.

La collaborazione tra Philips e Università cagliaritana nasce per sviluppare e mettere sul mercato tecnologie di intelligenza artificiale. Con un budget di due milioni di euro il progetto PhilHumans riunisce a Eindhoven otto giovani dottorandi che partecipano al programma Innovative training network Marie Curie (Itn). L’ateneo del capoluogo gestirà direttamente il budget di un dottorando in informatica e ingloberà anche un altro dottorando di economia. Lo farà assieme al Crea (Centro servizi d’ateneo per imprese e imprenditorialità) della stessa Università: il dottorando dovrà occuparsi di piazzare sul mercato le varie tecnologie che verranno sviluppate all’interno del progetto. Mentre gli altri sette si occuperanno di informatica e, in particolare, di tecnologie di intelligenza artificiale. “I ricercatori trascorreranno metà del tempo di ricerca in laboratori esterni all’università che frequentano. L’idea progettuale prevede che si occupino di tecnologie Ict informatiche di intelligenza artificiale” spiega Diego Reforgiato docente del dipartimento Matematica e informatica dell’Ateneo.

I ricercatori coinvolti nel progetto

Agli incontri preliminari che si sono tenuti lo scorso 28 e 29 gennaio al Data science del Philips Research, culla di invenzioni quali il Cd rom e la tecnologia Blue-ray, ha preso parte anche Daniele Riboni (dipartimento Matematica e informatica). “I lavori sono stati seguiti dalla pro rettrice all’Innovazione, Maria Chiara Di Guardo, che curerà le attività di marketing connesse al progetto. Ovvero – rimarca Reforgiato – gli aspetti inerenti il dottorato in economia di PhilHumans che interloquiscono con il Crea e il Contamination Lab di UniCa”.

Intanto al Data science del Philips Research sono in fase avanzata anche gli studi sulla piattaforma robotica Zora. “Il robot – aggiunge Reforgiato – nasce per interagire a gesti e verbalmente con le persone che vogliono migliorare la loro salute: dal perdere peso, a dormire meglio e mangiare più sano. Ovvero, comprendere, interloquire e analizzare gli esseri umani, dal parlato alle espressioni facciali e ai gesti, fasi utili per capire lo stato emotivo ed eventuali problemi psicologici così da poter supportare i medici”.

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