“Banda ladra”, le intercettazioni / 1. “So’ più onesti ma c’hanno la rogna”

Mazzette, imbrogli grandi e piccoli, la consapevolezza di operare in un ambiente corrotto, l’invidia verso i più furbi tra i furbi, l’attuazione di collaudati schematismi per ‘grattare’ quanto più denaro possibile. Con la frode. Dall’avvio delle indagini per la realizzazione della rete internet a banda larga in Sardegna, il nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Cagliari ha raccolto decine di intercettazioni telefoniche e ambientali. I brogliacci confermano il quadro a tinte fosche dipinto da Stefano Piga, l’imprenditore di Armungia che con le sue rivelazioni ha fatto scattare l’inchiesta.

I fondi neri e il metodo asfalto – sterrato

Il 15 febbraio 2013 vengono intercettati due imprenditori del settore movimento terra che stanno effettuando gli scavi per la posa della fibra ottica. Si tratta di Antonio Forgione e Maurizio Diana. Secondo gli inquirenti, la conversazione “conferma le condotte concussive di Nicola Tenaglia” ma anche la non conformità dei lavori e la falsa contabilizzazione delle opere. In particolare, vengono dichiarati interventi su asfalto, che la committente Infratel paga intorno ai 58 euro al metro, malgrado la maggior parte degli scavi sia effettuata su sterrato, pagato 16 euro al metro.

Diana: qui c’è da denunciarli tutti
Forgione Antonio: eh, ma poi non lavori più

[…]

Diana: Lo sai che qua la Imet (la ditta aggiudicataria dell’appalto, ndr) dichiarava che hanno scavato, ho scavato io, nello sterrato, e dichiaravano che hanno scavato nell’asfalto. 66 euro se lo facevano pagare… a noi ce lo facevano pagare 32 euro lo scavo, loro se lo facevano pagare 66 euro
Forgione: E a te ti pagavano su asfalto?
Diana: No, su sterrato si pagava! E anche poco! Invece loro si prendevano i soldi, 66 euro al metro! E tu gli devi fare la guerra a ‘sta cazzo di gente?
Forgione: Questi qua sono più onesti però c’hanno la rogna… Sono più onesti rispetto agli altri

La pagnuttella

Nella medesima telefonata, si parla di mazzette. Scrive la polizia tributaria che dalla conversazione “si evince che Tenaglia Nicola richiedeva del denaro in cambio di collaudi accomodanti e, nell’occasione, l’illecita dazione di denaro veniva definita da Forgione Antonio, in dialetto, pagnuttella”.

Forgione (riporta un’affermazione di Tenaglia, ndr): “Sì, quindi tutto a posto, hai visto quando voglio io” e alla fine che mi dice… Un bel cesto pieno pieno
Diana: (ride)
Forgione: Col cazzo che gliel’ho portato, non mi ha chiamato più, vaffanculo!
Diana: Ci credo, vabbe’! Oh! Sicché è un cesto, un pranzo, sono cose
Forgione: Non si accontentano, non è il cesto, tu devi portare quella roba, il prosciutto, il salame e poi sotto ci deve stare sempre la pagnuttella

Il finto smaltimento dei rifiuti e le imprese compiacenti

Il primo febbraio 2013 viene registrata la conversazione tra Sabatino Forgione, fratello e socio di Antonio, e Antonio Cambio, rappresentante legale della società Service impianti srl. Quest’ultimo chiama Forgione per chiedergli un consiglio sullo smaltimento dei materiali di risulta dopo i lavori effettuati su asfalto. Secondo le Fiamme gialle, la telefonata “lascia trasparire una presunta truffa in danno della committente Infratel” attraverso la “compilazione artificiosa”dei documenti con la complicità dei titolari delle ditte di smaltimento. “Di fatto, in discarica viene conferito solo il 50% del materiale effettivo”, si legge nell’informativa di polizia giudiziaria.

Cambio: Ma… Il materiale di risulta lo porti tutto in discarica?
Forgione: Eh… Tutto… Tutto no, se no che cazzo ci guadagno? Una parte… Almeno per fare un po’ di formulari (i documenti che comprovano il conferimento, ndr)
Cambio: eh eh eh no, ma… Infratel che ti chiede tutto… Tutto il formulario di tutto lo scavo, lo cubano e che fanno? Come si comportano?
Forgione: eh sì, loro ti chiedono i formulari… Per le quantità di scavo

[…]

Forgione: sulla Rocca… Sono a far le analisi… Costano 200 euro le analisi eh eh poi sono andato là… no mo’ in zona qua a (incomprensibile) non sono mai andato in discarica
Cambio: Secondo me conviene portarla a cosa (incomprensibile) come si chiama
Forgione: Meloni Meloni (Trasporti Meloni Salvatore, ndr)

Il quadro investigativo

Nel mirino degli investigatori ci sono al momento due appalti assegnati da Infratel, la società in house del ministero dello Sviluppo economico che sta seguendo la realizzazioni degli impianti a banda larga in tutta Italia. Il primo appalto è andato appannaggio della Imet, con una spesa preventivata di 5,8 milioni salita fino a 7,2. Il secondo invece se lo aggiudica l’associazione temporanea di imprese composta da Ericsson e dal Consorzio stabile energie locali di Brescia. Costo totale preventivato: 19 milioni di euro. Pochi mesi fa il Pm cagliaritano Emanuele Secci ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio di Nicola Tenaglia, direttore dei lavori per conto della Infratel e gli uomini della Imet Luciano Tracucci (project manager) e Michele Ragni (addetto tecnico). La prima udienza è fissata per il 23 settembre.

Pablo Sole

sole@sardiniapost.it

 

LEGGI ANCHE: “Banda ladra”, prosciutto e mazzette nell’inchiesta sulla fibra ottica

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