Non solo centri massaggi mascherati da centri estetici e chiusi a Cagliari, in viale Diaz e in via Pola. Parlava cinese anche la casa del sesso in via Dorgali ad Assemini, dove ieri sono scattati i sigilli con il blitz dei carabinieri. Tra i clienti spiccavano funzionari di banca e finanzieri in pensione.
Sul giro del sesso a pagamento i militari dell’Arma hanno puntato i fari dopo le proteste degli abitanti di via Dorgali, stanchi di quel via vai ininterrotto, scrive L’Unione Sarda oggi in edicola. Così un brigadiere si è finto cliente per capire come funzionasse la casa gestita da Wang Xiaojing, 36 anni, residente a Milano ma da tempo trasferita ad Assemini. La donna è stata arrestata per sfruttamento della prostituzione.
Quanto alle tariffe, i prezzi erano vari: si andava dai 20 ai 50 euro, a seconda della prestazione richiesta. Alla porta, la donna finita in manetta. Al lavoro una ragazza di 35 anni. La casa, messa sotto sequestro, era affittata in nero: il proprietario è un uomo di 44 anni, di cui però non si conosce l’identità.
Inizialmente, quando sono scattate le indagini, si pensava che in quella casa si vendesse droga. Poi, dopo i primi appostamenti, i militari dell’Arma hanno notato che i clienti stavano a lungo. Di certo un tempo superiore rispetto a quello richiesto per comprare eventuali sostanze stupefacenti e pagarle. In via Dorgali l’intrattenimento era sessuale, e non solo per cinque minuti.