C’è la studentessa gallurese in America, la professionista in vacanza, la coppia di mezza età in crociera. E la lista delle vittime, ignare, potrebbe allungarsi. Sono clienti che prima di affrontare Usa hanno cambiato denaro, euro, in dollari, falsi. E li hanno usati fin quando non sono stati scoperti, correndo grossi rischi giudiziari all’estero. In altri casi sono stati utilizzati in Italia. Ne dà conto L’Unione sarda oggi in edicola.
Le segnalazioni sono arrivate da diverse parti della Sardegna e la Procura di Tempio ha aperto un fascicolo, perché, probabilmente tutto nasce in Gallura. I dollari falsi sono stati versati in banca e poi messi in circolazione senza nessun filtro.