“È arrivato il momento di prendere una decisione definitiva sul futuro dell’Autorità portuale del nord Sardegna come di quella del sud: o si fa la riforma entro l’anno, e la strada è solo quella di un decreto, oppure si proceda con la nomina dei presidenti chiudendo una lunga fase commissariale”, lo dice il senatore del Pd Silvio Lai che sull’argomento ha inviato, assieme agli altri senatori sardi, una lettera al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, riferendosi a notizie “che giungono da fonti governative” sull’imminente avvio della riforma che riorganizzi e rilanci il sistema portuale italiano. “I commissari servono per fasi straordinarie ma se durano mesi e anni producono effetti irreversibili sulla competitività dei porti – aggiunge -. In questi anni chi ha avuto un presidente in carica ha potuto programmare a lungo termine, al contrario di chi ha dovuto svolgere un ruolo commissariale con mandati di tre mesi. La riforma doveva porre fine a questa situazione ma in questi mesi se ne è solo parlato mentre con l’avvento del ministro Delrio pare che abbia ripreso corpo l’idea di una razionalizzazione del sistema da approvare in tempi rapidi”. Ricordando che, nel caso di Cagliari, le procedure sono già avanzate, mentre per Olbia e Porto Torres vanno ancora chieste le terne dei nomi agli enti locali, Lai lancia un appello “perché si ponga fine alla attuale situazione di precarietà” e stigmatizza l’ipotesi di accorpamento in un’unica Autorità portuale dell’isola. “Noi siamo convinti che una scelta di questo genere debba essere discussa con il territorio e non calata dall’alto, ma il momento delle scelte non può più essere rinviato”.
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