Geoparco, sit-in a Cagliari davanti a Regione. Ex Ati Ifras: “Ora risposte”

Ex lavoratori dell’Ati Ifras, che sino al 31 dicembre 2016, operavano all’interno del Parco Geominarario della Sardegna nuovamente in piazza oggi a Cagliari: davanti al palazzo della Regione sollecitano risposte per il futuro occupazionale e un’accelerazione nelle procedure
per il ricollocamento, previsto dagli accordi sottoscritti ad inizio anno. Cgil, Cisl e Uil sono stati convocati oggi in viale Trento per incontrare i vari assessori competenti nella vicenda: Filippo Spanu degli Affari Generali e Personale, Maria Grazia Piras dell’Industria, Cristiano Erriu degli Enti locali e Virginia Mura del Lavoro.

“Stiamo incontrando molte difficoltà dal punto di vista burocratico e a causa della lentezza della macchina amministrativa – spiega all’ANSA il segretario della Uil, Cristiano Ardau -. Non si può pretendere che con uno schiocco di dita si possano ricollocare 525 persone o avviare gli incentivi all’esodo dall’oggi al domani. Servono delibere di giunta, convenzioni e atti conseguenti”.

La situazione per questi lavoratori, dopo la scelta di Giunta e Consiglio di avviare il bando per la gestione del Geoparco, chiudendo l’era dell’affidamento ad Ati Ifras e puntando anche sulla società Igea, dopo mesi sta diventando difficile, precisa Ardau: “Ora si trovano in Naspi, la nuova disoccupazione Inps, ma dopo il quinto mese gli operatori stanno ricevendo tra i 500 ed i 600 euro a testa. Stiamo aspettando l’avvio delle assunzioni in Igea, perché le selezioni devono essere ultimate per 118 su 525. Poi ci sono i 140 che hanno chiesto l’esodo il cui iter amministrativo è da completare, mentre tutti gli altri dovrebbero essere assorbiti dagli enti locali e dall’ente parco”.

Rubiu(Udc): “commissione inchiesta su ricollocazione”

Per i 525 ex lavoratori del Geoparco non c’è “nessuno spiraglio”. Anzi sulla vertenza dei lavoratori ex Ati Ifras “è sceso il silenzio, con un?incertezza senza fine: attendono ancora soluzioni concrete dopo il licenziamento a seguito della mancata proroga del contratto”. Lo
denuncia il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, che sollecita l’istituzione di una commissione d’inchiesta.
Il capogruppo va all’attacco della Giunta e della maggioranza di centrosinistra: “solo promesse che non sono state seguite dai
fatti dallo scorso 31 dicembre”. Secondo l’esponente dell’opposizione, che ha presentato un’interrogazione, “non sono bastati incontri sindacali e intese sottoscritte, perché i dipendenti rimangono in attesa che siano trasformati in occupazione i progetti messi in campo. Nulla di fatto, invece – dice Rubiu – con gli accordi che sono diventati carta straccia. È l’ennesimo fallimento politico di una giunta inconcludente e inadeguata per la Sardegna, incapace di salvaguardare anche i percorsi virtuosi per l’occupazione”.

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