Voucher, Cgil: “Nell’Isola oltre 4 mln, nascondono lavoro nero: una porcheria”

La Cgil continua nella sua campagna per il Sì ai due referendum del 28 maggio sull’utilizzo dei voucher e sulla responsabilità solidale negli appalti. Oggi la Filcams ha rilanciato la necessità di votare a favore dei due quesiti in un convegno al quale, oltre al segretario regionale della Cgil, Michele Carrus, hanno partecipato anche gli assessori del Lavoro e degli Enti Locali, Virginia Mura e Cristiano Erriu. “Più della metà del totale degli oltre quattro milioni di voucher sono stati utilizzati in Sardegna in attività stagionali, ciò vuol dire – ha spiegato Carrus – che stiamo attaccando con un buono il lavoro precario stagionale e che alla fine di questo non hanno più nessun tipo di copertura previdenziale, non hanno l’indennità di disoccupazione e non hanno, cioè, quelle tutele minime di un lavoro dignitoso contrattualizzato. E’ una vergogna perché nasconde il lavoro nero: è una porcheria che va abolita”. “Riconosco l’importanza dell’azione della Cgil, perché se non ci fosse stata questa mobilitazione il Governo si sarebbe dedicato ad altri temi, mentre io credo che voucher e appalti abbiano bisogno di una rivisitazione profonda – sottolinea l’assessore Mura -. Sui voucher dissento leggermente dalla Cgil, perché non credo che debbano essere eliminati del tutto. Anche sulla base della mia esperienza precedente (ha guidato la Direzione regionale del Lavoro, ndr), ho visto che quando i voucher sono usati bene in situazioni particolari come per gli studenti, i pensionati, nella vendemmia o raccolta delle olive, assicura una tutela infortunistica. Ecco, avere esteso a tutte le categorie di lavoratori e a tutti i lavori ha destrutturato le caratteristiche stesse dei voucher”. “Chiediamo in questa occasione cha la politica prenda spunto dalle nostre proposte per eventuali modifiche legislative, non ci accontentiamo di rappezzamenti – osserva la segretaria della Filcams, Simona Fanzecco – vogliamo cancellare i voucher per poi regolamentare il lavoro accessorio come descritto nella nostra carta universale dei diritti. Non siamo soddisfatti delle presunte modifiche in seno alla Commissione, ci aspettavamo più coraggio! La limitazione economica annuale dell’uso dei voucher o la limitazione annuale per ogni singola impresa utilizzatrice non è quanto auspichiamo. L’intervento legislativo richiesto dalla Cgil è molto chiaro, l’alternativa ai voucher è normare il lavoro occasionale con strumenti di natura contrattuali, che assicurino la piena copertura retributiva, contributiva, previdenziale e assicurativa. Non possiamo assistere a una condizione di concorrenza sleale tra lavoratori, chi costa di più e chi di meno”.

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