Silvio Lai, segretario regionale e neosenatore del Partito democratico, prepara la sua successione. In una lettera inviata ai membri dell’attuale segreteria e ai dirigenti provinciali fa notare che si è vicini alla definizione di due questioni, una nazionale e l’altra regionale, la cui indeterminatezza ha impedito fino a ora di elaborare un’agenda precisa. Ma ad aprile la questione del governo nazionale in un modo o nell’altro sarà definita e in Sardegna sarà stato chiarito il percorso della Finanziaria.
Insomma, ci saranno tutte le condizioni per lavorare. Secondo Lai nella direzione di un Partito democratico sardo federato a quello nazionale. Una mossa ritenuta da molti indispensabile in vista delle elezioni regionali. Sempre in vista di questo appuntamento, scrive Silvio Lai, è necessario far nascere una nuova segretaria “che contempli la più ampia responsabilità e il più ampio coinvolgimento di tutti i territori e di tutte le sensibilità». questo sia a livello regionale, sia a livello provinciale. Facendo in modo di superare nei territori i conflitti in atto. La preoccupazione di Lai è che il perdurare delle divisioni porti il Pd ad affrontare le Regionali in condizioni di grande fragilità.
Intanto anche Roberto Deriu, presidente dimissionario della provincia di Nuoro e, al momento, unico candidato alle primarie per la scelta del governatore, ha lanciato un appello all’unità. Sempre in vista delle Regionali.
Alta tensione in Sinistra ecologia e libertà dove praticamente tutti i principali dirigenti del Sessarese hanno annunciato che lasceranno il partito diventato ormai, a loro giudizio, “un comitato elettorale di alcune persone tutte ascrivibili al cerchio magico di Vendola”. Se ne vanno un ex parlamentare, Giovanni Meloni, il segretario del primo circolo di Sassari Anna Anolfo, l’assessore provinciale Rosario Musmeci, il consigliere provinciale Salvatore Meloni, l’ex segretario regionale Antonio Attili e Pietro Maurandi. Con loro una quarantina di iscritti.
L