Avrebbero consultato la banca dati dell’Università di Sassari e scaricato una serie di documenti sull’allora studente Christian Solinas, attuale presidente della Regione Sardegna. Sette dipendenti degli uffici amministrativi dell’Ateneo sassarese – ne dà conto il quotidiano La Nuova Sardegna – sono comparsi ieri davanti alla giudice delle udienze preliminari del tribunale di Cagliari, Manuela Anzani, con l’accusa di accesso abusivo a sistema informatico. Si tratta di un reato di competenza distrettuale, per questa ragione l’indagine è stata affidata alla Dda di Cagliari e in particolare alla pm Diana Lecca. I fatti risalgono a quando Solinas era candidato alla presidenza della Regione e alcuni giornali e siti avevano sollevato dubbi sulla sua carriera universitaria: dopo una laurea estera il leader sardista ha ottenuto anche quella in Giurisprudenza a Sassari. Secondo l’accusa in quell’occasione Michele Meloni, Luigi Antonio Catogno, Paolo Deledda, Franca Carmela Sanna, Barbara Pes, Laura Mureddu e Liana Carboni – forse spinti dalla curiosità – avrebbero consultato i dati del sistema universitario dell’Ateneo, sfruttando la loro posizione di dipendenti. L’inchiesta della Procura di Cagliari si è conclusa con la richiesta di rinvio a giudizio e i sette imputati sono comparsi davanti alla Gup, mentre il governatore Christian Solinas si è costituito parte civile con l’avvocato Salvatore Casula. A difendere i dipedenti dell’Università ci sono gli avvocati Teresa Pes, Elias Vacca, Sebastiano Chironi, Nanni Campus, Maurizio Serra, Nicola Satta e Nicola Andrea Oggiano. L’udienza preliminare è stata aggiornata al 9 marzo 2022 dopo che ieri in aula alcuni imputati hanno reso dichiarazioni spontanee.
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