Cappellacci sfida lo “Stato patrigno”: dalla Regione 150 mln per gli alluvionati

Ieri  a Olbia, l’apertura della campagna elettorale dell’attuale presidente della Regione (e candidato) Ugo Cappellacci. E subito parte l’attacco allo “Stato patrigno” e lo promessa ribelle alla Gallura ferita dall’alluvione: l’anticipo da parte della Regione di 150 milioni per i danni. Denaro che dovrebbe versare proprio lo Stato. “Utilizzeremo la nostra liquidità per anticipare quanto dovuto dallo Stato sforando il patto di stabilità“, ha promesso il presidente della Regione uscente al Geovillage davanti ad una platea di oltre 600 persone rilanciando le accuse al Governo nazionale per i fondi assicurati all’indomani del disastroso passaggio del ciclone Cleopatra, ma mai arrivati nei centri maggiormente colpiti.

La polemica con lo Stato è uno dei temi ricorrenti: cita i ricorsi per “conflitto di attribuzione” e anche quelli contro l’Europa delle lobby. E il richiamo va di nuovo alla bocciatura Ue del progetto Flotta sarda (leggi l’articolo),  e all’accusa diretta all’armatore Vincenzo Onorato  -che ha annunciato querela – di finanziare un altro candidato. Da qui la frecciata diretta a Michela Murgia: “Un proverbio dice ‘gallina che canta ha fatto l’uovo’. Io non l’ho mai citata. Questo mi fa pensare”, ha chiarito riferendosi ad una dichiarazione della candidata della coalizione “Sardegna possibile”.

 

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