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Finanziaria, è già dietrofront della Giunta sulla deroga del patto di stabilità

Prima l’annuncio trionfante, poi toni più smorzati e infine, ormai quando la Finanziaria è all’esame del Consiglio regionale, arriva il piccolo dietrofront della giunta sullo sforamento unilaterale del patto di stabilità. La cifra sul piatto è di ben 1, 2 miliardi di euro. Con un emendamento orale proposto dall’assessore del Bilancio Alessandra Zedda, viene ribadito il percorso di negoziazione con lo Stato riguardo i limiti di spesa imposti dal patto ma viene eliminato l’ultimatum in base al quale lo sforamento sarebbe scattato comunque a partire dal secondo semestre 2013.

Si tratta di un passaggio che era stato aggiunto in seconda battuta proprio dalla Giunta per specificare meglio i termini della riscrittura unilaterale del Patto. Dopo la richiesta di incontro con il premier Enrico Letta da parte del governatore Ugo Cappellacci, oggi arriva un altro segnale di distensione nei confronti del Governo nazionale per cercare di ottenere una maggiore capacità di spesa oltre i 2,5 miliardi di pagamenti e impegni. L’emendamento votato dalla maggioranza con l’astensione dell’intera opposizione ha avuto il plauso del centrosinistra. Secondo Giuseppe Cuccu (Pd), “al tavolo di confronto con il Governo si va ora non con una prova muscolare ma con la forza della ragione”. “Congratulazioni per la correzione” sono arrivate anche dall’ex presidente della Regione, Renato Soru (“Il patto di stabilità andava ridiscusso e la propaganda vale per quello che è”), mentre il capogruppo di Sel-Sl, Daniele Cocco, ha auspicato che “il Governo possa essere un interlocutore più attento che in passato”. Nel frattempo la maggioranza di centrodestra sta lavorando ad un emendamento per la riduzione dell’Irap che includa non solo le imprese, ma anche il comparto della pubblica amministrazione locale e regionale. Resta però ancora da definire la copertura finanziaria.

Intanto è scontro sul reddito di comunità virtuale pagato in Sardex.  Il centrosinistra attacca ancora la Manovra bocciando alcuni tra gli interventi che qualificano la Finanziaria, a partire dalla moneta complementare, Sardex, per proseguire con i fondi destinati al contrasto delle povertà. Le opposizioni puntano il dito contro la Giunta definendo queste misure “novità a carattere propagandistico”. In attesa di capire come si evolverà lo stallo sull’articolo 1 e sulla possibile riduzione dell’Irap – le distanze tra gli schieramenti continuano a rimanere ampie – si è aperto un nuovo scontro sulla moneta complementare. Secondo l’ex presidente della Regione, Renato Soru, lo strumento anti-crisi introdotto nella Finanziaria produrrebbe solo 10 mila lavoratori socialmente utili: “l’iniziativa è ottima, ma sfruttiamola per quello che è, un rapporto di reciproca fiducia tra aziende e gestori del Sardex”, chiarisce l’esponente del Pd. Sulla stessa linea il collega di partito Mario Bruno, secondo il quale la Giunta Cappellacci dà “risposte demagogiche per prendere in giro i sardi: la flotta sarda, la zona la franca integrale, il Sardex hanno un unico filo conduttore basato sugli annunci”. Per la maggioranza, prende le difese del Sardex il leader di Mpa. A suo giudizio la moneta complementare è utile per “argine quella globalizzazione che arricchisce le regioni ricche e continua a impoverire quelle povere. Chi avrà il Sardex – spiega – potrà spendere solo nei negozi convenzionati che sono in Sardegna e pagano le imposte nell’Isola e magari vendono prodotti sardi, moltiplicando di tre volte quanto investito”.

Irap. E anche l’accordo tra maggioranza e opposizione sulla riduzione Irap è ancora in alto mare.Proseguono infatti le interlocuzioni tra i due schieramenti. In attesa di conoscere la proposta del centrodestra, che non è stata ancora formalizzata perché si sta verificando la copertura finanziaria, il centrosinistra ha chiesto la sospensione dei lavori prima dell’esame degli emendamenti aggiuntivi alla Manovra. La maggioranza, infatti, ha accettato al proposta dell’opposizione di ricomprendere nella riduzione dell’imposta non solo tutte le imprese private, ma anche i soggetti pubblici e di far partire l’agevolazione dal 1 gennaio 2013 e non dal 1 giugno come inizialmente preventivato. Tuttavia, non è ancora chiaro se verrà accettato lo schema finanziario proposto dalle minoranze su come reperire le risorse. I lavori riprenderanno domani mattina alle 10, ma è possibile che la proposta del centrodestra arrivi sui banchi dell’opposizione prima dell’avvio della seduta. Nel frattempo il vice presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini (Pd), ha attaccato il presidente della Regione Cappellacci sull’annuncio del taglio delle accise. “E’ il solito metodo della Giunta regionale: un gioco al rimando – tuona – Ieri in Ogliastra il presidente ha promesso il taglio delle accise, oggi in Consiglio presenta un emendamento che rimanda la sforbiciata a un successivo ddl dell’esecutivo”.

I lavori.  Via libera dal Consiglio regionale all’articolo 1 della Finanziaria 2013 con 43 voti favorevoli, 26 contrari e 8 astenuti. Oltre alla questione dello sforamento attenuato del patto di stabilità, si è acceso lo scontro in Aula sull’autorizzazione alla contrazione di mutui per circa 900 milioni complessivi dal 2013 al 2014 (oltre 33 milioni l’anno), sull’accordo di programma per la miniera di fluorite di Silius e sullo stato finanziario di Abbanoa. Su quest’ultimo punto l’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda, ha annunciato che “un intervento è necessario ed entro l’anno sarà presa una decisione sul futuro dell’ente gestore”.

 

 

 

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