Parlamentarie Pd, Chicco Porcu chiede la deroga “Primarie blindate, ma voglio provarci”

“Ho chiesto di poter avere l’elenco di quanti hanno votato alle primarie. Mi è stato detto che posso vederlo andando in via Emilia, nella sede del Pd, consultandolo sul posto, senza poter prenderne copia”. Chicco Porcu, consigliere regionale democratico, è assieme al sassarese Gavino Manca, l’unico big delle Pd isolano a essersi schierato con Matteo Renzi. Anche in virtù di questo ha pensato di partecipare alle Parlamentarie.

Il caso delle liste dei votanti alle primarie Renzi-Bersani (che saranno il corpo elettorale delle Parlamentarie) è solo uno degli aspetti che rivelano, secondo Porcu, il carattere sostanzialmente ‘blindato’ della consultazione. Con un regolamento volto tutelare le posizioni dei parlamentari uscenti, dspensati oltre che dalla necessità di raccogliere le firme, anche della concorrenza di consiglieri regionali e sindaci.

Porcu è il primo consigliere regionale a chiedere la deroga. L’ha fatto con una lunga lettera-curriculum indirizza al Comitato nazionale elettorale e al segretario regionale Silvio Lai. Oggetto, appunto: “Richiesta di deroga ai sensi dell’articolo 3 comma 4 lettera b del Regolamento per le candidature al Parlamento per le elezioni politiche 2013”.

Nella lettera Porcu ripercorre per intero il suo cammino politico (mai iscritto ad altri partiti, entra nel consiglio regionale nel 2004 con Progetto Sardegna, poi l’adesione al Pd) e professionale (ingegnere laureato a Pisa con MBA alla London Business School in gestione aziendale, anni di lavoro all’estero, il ritorno in Sardegna nel 1992, l’avvio di una società nel settore della comunicazione e delle tecnologie). Quindi indica l’attuale ruolo ricoperto nel partito (Presidente del Forum regionale sulla Green Economy) e anche la sua attività nell’associazionismo sportivo.

Tutto questo per arrivare alla richiesta: “Per tutti questi motivi ritengo la mia candidatura del tutto coerente con i principi di pluralismo politico, rappresentatività sociale, politica e territoriale oltre che di merito, richiamati per la selezione delle candidature dallo Statuto nazionale del Pd. Sarei felice di partecipare alle primarie con la volontà di mettere a disposizione del Pd la mia esperienza e le mie competenze nel prossimo Parlamento che dovrà affrontare riforme coraggiose ed impegnative per fermare il declino del paese e aprire una nuovo fase di sviluppo e rafforzata equità e coesione sociale”.

Conta di avere delle buone possibilità di ottenere la deroga. “Quanto alle difficoltà ‘tecniche’, come la raccolta delle firme, conto di superarle. Diciamo gli ostacoli funzionano come stimolo e non voglio offuscare il significato e l’importanza di quanto il Pd sta facendo. Certo, avrei preferito un regolamento diverso: queste primarie sono chiuse”.

 

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