Vino, artigianato e arte: Cortes Apertas ad Atzara e Olzai

Atzara L’inaugurazione della manifestazione ad Atzara è prevista per venerdì 23 novembre nel museo Antonio Ortiz Echagüe dove saranno esposti alcuni abiti tradizionali. Sabato mattina verranno aperte le Cortes e le mostre. Alle 18 nella Domo de Carburu ci sarà la manifestazione dedicata a “Su pane ‘e coja” dove verranno mostrate le fasi dell’antica lavorazione del pane degli sposi con canti, balli e “Su Cumbidu”. Domenica invece i locali ex Isola ospiteranno dalle 10 un laboratorio didattico per bambini dai 5 ai 9 anni dal titolo: “Per Bacco! Dalla vite alla bottiglia”. Nel Museo del vino si terrà il convegno Vino e salute, seguito dalla tradizionale apertura della prima botte e dalle degustazioni per i visitatori. Nel pomeriggio, dopo il pranzo nei vari punti di ristoro del paese, sarà dato spazio allo spettacolo folk con “Sonos e Costumbenes in Atzara”. Oltre al museo d’arte moderna e contemporanea Antonio Ortiz Echague sarà possibile visitare la mostra Bivindo Atzara nel Museo del Vino. Sa Domo de Carburu ospita anche un percorso con esposizioni di spezie ed erbe, degustazioni di liquori antichi e con l’esposizione dei lavori sulle erbe tintorie realizzati dagli allievi Scuola Civica Dell’artigianato del Comune.

Il paese Le origini del borgo risalgono al 1000 dopo Cristo. L’antico centro medievale potrebbe essere nato dall’iniziativa degli abitanti di tre paesi vicini, oggi scomparsi, Leonissa, Baddareddu e Pauli Cungiau. Immersa nelle colline del Mandrolisai, tra boschi, vigne e pascoli, Atzara conserva intatto il suo ambiente e il suo centro storico, uno dei più caratteristici della zona: vie strette e case di granito e trachite con interessanti elementi decorativi e architettonici. Da visitare la pinacoteca dedicata all’artista Antonio Ortiz Echagüe, la cui nascita è stata ispirata dal pittore atzarese Antonio Corriga, scomparso nel 2011. Il museo custodisce una cinquantina di opere che ripercorrono un periodo compreso tra i primi del 900 e i nostri giorni. Tra i principali autori rappresentati: Antonio Ballero, Giuseppe Biasi, Filippo Figari e Mario Delitala. Ci sono poi le tele dei costumbristi spagnoli che fecero tappa ad Atzara all’inizio del secolo scorso: durante il Giubileo del 1900, a Roma, il pittore spagnolo Eduardo Chicharro rimase colpito dai variopinti costumi di un gruppo di pellegrini atzaresi e decise di visitare il centro barbaricino, seguito da Ortiz che si trattenne lì qualche anno a dipingere, ispirato dal fascino dei luoghi e delle persone. Da vedere la chiesa di San’Antioco martire, edificata tra il XVI e il XVII secolo. Dei primi del 1200 è invece la piccola chiesa di San Giorgio. Nei dintorni si trovano anche le chiese campestri di Santa Maria e’ Josso e di Santa Maria ‘e susu. La zona è interessante anche dal punto di vista archeologico: in località Corongiu Senes, si trovano domus de janas. Diverse anche le tombe dei giganti e i nuraghi, tra questi sono noti quello Abbagadda, su Pisu e Figus. Atzara è molto famosa per l’ottimo vino che costituisce un potenziale volano per il rilancio economico del paese. Notevoli anche i dolci e i piatti tipici della tradizione.

Chi dovesse decidere di trascorrere alcuni giorni ad Atzara può appuntarsi questi riferimenti per mangiare o dormire: Ristorante-Pizzeria “Al Vecchio Mulino”, via Regina Elena, 3 (telefono 0784 65400); Agriturismo “Su Zeminariu”, località Su Zeminariu (telefono 0784 65235); B&B “Happy Dream”, via Vittorio Emanuele (telefono 0784 65440; B&B “Il Leccio”, via Demelas Serra, 7 (telefono 335 7128602); B&B “Mandrolisai Accogliente”, via Umberto I, 14 (telefono 0784 65385); B&B “Maria Manca”, via S. Antioco, 57 (telefono 0784 65135); B&B “Sa Cora Manna”, via Sant’Antioco (telefono 338 3771085); B&B “di A. Maria Serra”, via Vittorio Emanuele 43 (telefono 0784 65387); Agriturismo “Pranu”, località Pranu, Sorgono, (telefono 348 7942588). Altre informazioni: Associazione Turistica Pro Loco, 339 3561113.

Olzai Le Cortes di Olzai iniziano venerdì pomeriggio con l’iniziativa ”Arte & Gastronomia innovativa in Sardegna – La pittura sperimentale di Megian e l’arte casearia dell’azienda Erkìles”. Per l’occasione verrà presentato un nuovo formaggio pecorino con caglio vegetale prodotto dal premiato minicaseificio Erkìles. A seguire la presentazione dell’artista Giovanni Antonio Medda ”Megian” e delle sue opere. Sabato verranno lavorati i pani tipici del paese, le cui degustazioni sono previste negli antichi forni a legna nella corte ”Sa domo de zia Zuannica”, in via Taloro. Nell’antico mulino idraulico sul Rio Bisine ci sarà invece la molitura del grano. Spazio anche alla lavorazione dell’asfodelo e agli antichi manufatti della tradizione contadina. Sempre sabato prenderà il via il Progetto “La tela di Aracne – Laboratorio Geografie Transumanti”, workshop itinerante su paesaggio e arti civiche nel centro storico. Nel pomeriggio è stato invece programmato un Corso d’insegnamento delle tecniche incisorie, a cura di Enrico Piras e Giovanni Sanna. Le iniziative verranno riproposte anche domenica. Durante il weekend al Olzai potranno essere visitate diverse esposizioni. Tra queste tra ”Omaggio a Olzai” (nella sala consiliare) con i dipinti a olio di Enrico Piras e la mostra fotografica ”La famiglia Cardia Mesina” a Casa Mesina.

Il paese Il centro barbaricino di Olzai si trova in una vallata circondata da monti granitici, con boschi di roverelle e noci. Il Rio Bisine, con il suo caratteristico argine artificiale in granito realizzato negli anni Venti del 900, attraversa l’abitato. Anche qui le case di granito e le strade di pietra danno un’impronta particolare che rende il paese di inconfondibile. La chiesa parrocchiale, dedicata al San Giovanni Battista, è stata costruita nel XV secolo. Tra il XIV e il XV secolo è stata invece edificata la chiesa di Santa Barbara, un tempo parrocchiale. L’edificio conserva al suo interno il famoso retablo della pestilenza realizzato dal Maestro di Olzai. Risale al XII secolo la chiesetta di Sant’Anastasio che custodisce il retablo della Sacra Famiglia.
Lungo il corso del torrente Bisine si trova un vecchio mulino ad acqua (su Mulinu vezzu) maestoso e in ottimo stato di conservazione che rappresenta un esempio di architettura preindustriale. Nei dintorni del paese è possibile visitare il Parco comunale Gulana che prende il nome dall’omonimo monte e dove è possibile ammirare un maestosa roccia chiamata Su nodu ‘e su malune.
Tra i personaggi noti di Olzai c’è sicuramente Carmelo Floris pittore e incisore vissuto tra il 1891 e il 1960. Nel 1999 il Comune acquistò la sua abitazione per dare vita a una casa museo che oggi accoglie opere, oggetti e documenti dell’artista. I locali dell’ex asilo di San Vincenzo ospitano invece la pinacoteca Carmelo Floris. Qui è possibile visitare la collezione “Olzai nelle incisioni di Enrico Piras” e ammirare opere dei più noti artisti sardi. Come molti altri centri della Barbagia Olzai ha un suo carnevale tradizionale, per l’occasione sfilano le caratteristiche maschere, i Murronarzos e il fantoccio Juvanne Martis Sero, cui viene dato fuoco il mercoledì delle ceneri.

Chi volesse trascorrere una o più notti a Olzai può contattare: ”B&B I Limoni” di Barbara Azuni, via Cavour 10 (telefono 078455290, 34900889472); ”B&B Quattro G” di Giuseppe Saccu, Corso Vittorio Emanuele 29 (telefono 0784559030, 3387609117); ”B&B Da Peppina” di Giuseppina Atzori, Via Atzuni, 8, (telefono 078455109). I riferimenti per mangiare sono invece dove mangiare: ”Agritur Olzai”Su Pinnettu, località Badu’e Carru, (telefono 3683655668); ”Bar Pizzeria Gardenia” via Taloro, (telefono 0784 55356, 3462438260); Punto di ristoro ambulante di Maria Giovanna Sechi (telefono 3402517161). Informazioni turistiche: Pro Loco Bisine Olzai, 346 3146374 oppure 0784 55074.

L’evento Giovanni Antonio Medda, in arte “Megian”, di mestiere fa il pittore. Giovanni Agostino Curreli, invece, è allevatore e titolare del premiato caseificio “Erkìles” di Olzai. I due si sono incontrati a Olzai in occasione della prima Biennale dell’incisione italiana. E’ stato in quel momento che insieme hanno deciso di realizzare l’iniziativa “Arte e Gastronomia innovativa in Sardegna”, inserita dal Comune di Olzai nel programma ufficiale delle Cortes Apertas. Il connubio fra “la pittura sperimentale di Megian e l’arte casearia dell’azienda Erkìles” sarà presentato al pubblico venerdì 23 novembre, alle ore 16, nella splendida cornice della Casa Museo Carmelo Floris.

A dare il benvenuto agli ospiti sarà il sindaco Antonio Ladu. Subito dopo al via le presentazioni con il nuovo formaggio pecorino con caglio vegetale “Aromatizzato Bisine” curata dal tecnico caseario Bastianino Piredda. Subito dopo gli interventi di Vincenzo Cannas, presidente dell’Aspen Nuoro; del direttore regionale Luca Saba e del direttore provinciale Aldo Manunta dell’associazione Coldiretti Sardegna.

Alle ore 17, sempre nel rione storico “S’Umbrosu”, il collezionista Giorgio Bartolomeo presenterà l’artista Megian e le sue opere in esposizione dal 23 al 25 novembre nell’antica corte “Sa domo de zia Rosa”. La presentazione si concluderà con una degustazione dei formaggi dell’azienda Erkìles.

Lucilla Fanelli

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