Cortes Apertas, tre giorni tra Nuoro e Tiana

Nuoro Arte, saperi e sapori, protagonisti delle Cortes nuoresi, con uno sguardo alla mobilità sostenibile. Venerdì 16 novembre saranno inaugurate diverse mostre ed esposizioni a partire da “Mani e pensieri”, nello showroom di piazza Mameli, a cura dell’associazione ArtiManos – Artigiani di Sardegna. Nella casa natale di Francesco Ciusa i docenti e gli alunni dell’omonimo istituto d’arte presenteranno il loro allestimento. In serata, a Casa Sulis, degustazione dei vini della Barbagia a cura dell’associazione “La Strada del Vino Cannonau”. Sabato 17 inaugurazione delle Cortes e delle buttecas, degli studi degli artisti e dei luoghi di culto. Nel pomeriggio, lo showroom di piazza Mameli ospiterà la conferenza Ecomuoviti, sulla mobilità sostenibile. A casa Sulis (rione Santu) si potrà prendere parte a degustazioni guidate di olio d’oliva, vini cannonau e formaggi. Domenica l’associazione Biosardinia promuove, in piazza Su connottu, il mercato dei contadini biologici e del fare sostenibile. Nel pomeriggio la ciclo pedalata “Ecomuoviti” lungo il percorso delle cortes e delle buttecas che sarà animato dai gruppi di ballo, dai tenores e dai cori di Nuoro.

La città Capoluogo della Sardegna centrale, considerata la capitale delle Barbagie, Nuoro si trova ai piedi del monte Ortobene, dove ogni anno, a fine agosto, si celebra la sagra del Redentore, una delle più antiche e conosciute della Sardegna. La città offre diversi itinerari museali a partire dal Man (Museo d’arte provincia di Nuoro): tra le sue mostre permanenti “Dna, dal Novecento a oggi” una collezione preziosa dove spiccano le opere di Mario Delitala, Francesca Devoto, Antonio Ballero, Giovanni Ciusa, Giuseppe Biasi e Francesco Ciusa. A Francesco Ciusa è dedicato un altro museo (Tribu spazio per le arti) che ospita le sue sculture. La casa natale di Grazia Deledda, premio Nobel per la letteratura nel 1926, è sede del Museo Deleddiano con manoscritti, oggetti, fotografie e documenti appartenuti alla scrittrice. Da visitare anche il Museo etnografico della Sardegna e il Museo nazionale archeologico. Tra le chiese la cattedrale di Santa Maria della Neve (XIX secolo) in stile neoclassico. L’antico Santuario della Madonna delle Grazie, nel vecchio quartiere di Seuna, risale alle seconda metà del 1600. Di origine seicentesca, ma demolita e ricostruita, è la chiesetta della Solitudine, cara alla Deledda. Si trova nella strada che conduce all’Ortobene.
Da visitare nei dintorni della città il monte Ortobene, rilievo granitico che supera i 900 metri di altezza, considerato un vero e proprio monumento naturale dove è possibile ammirare la statua del Redentore ma anche scoprire particolari testimonianze archeologiche come le domus de janas. Sull’Ortobene si trova anche la chiesetta dedicata alla Madonna del Monte Nero, dei primi anni del 1600. Fuori città c’è anche la chiesa di Nostra Signora di Valverde edificata nel XVII secolo. Dal Parco di Sant’Onofrio, oggi in fase di valorizzazione, si può godere di un panorama suggestivo.

Il programma dettagliato delle cortes nuoresi e le indicazioni sui quartieri che ospiteranno i principali eventi sono indicati anche nel sito istituzionale del comune di Nuoro (www.comune.nuoro.it). Inoltre chi intende programmare il proprio fine settimana nel capoluogo barbaricino può rivolgersi all’Agenzia di promozione turistica cittadina per informazioni su ristoranti, hotel, B&B e agriturismo del capoluogo. Il telefono è 0784 238878. Anche questo link (https://www.comune.nuoro.it/index.php/Turista/Dormire_e_mangiare) del Comune offre l’elenco completo delle strutture ricettive cittadine.

Tiana Gualchiere, mulini e antichi sapori d’autunno è il titolo delle Cortes tianesi che prenderanno il via nel pomeriggio di venerdì 16 a partire dalle 17,30. Diversi gli appuntamenti in programma: nella biblioteca locale il Comitato locale per la tutela e la valorizzazione delle biodiversità presenterà Tiana: una ”montagna” di Biodiversità saperi e sapori a portata di mano… dalla terra al gusto. Previste inoltre esposizioni di armi antiche, motocilcli d’epoca e attrezzi dell’arte contadina. Spazio anche alla tradizione vitivinicola con un’attenzione particolare alle tecniche di vinificazione antiche e recenti. Sabato mattina sarà possibile vistare il cosiddetto sistema museale all’aperto e scoprire ”Le vie dell’acqua” lungo il Rìo Torrei (inlocalità Gusabu) o sa crachera (gualchiera) de Franzisku Bellu’ dove verrà riproposta la follatura dell’orbace. Nei muli di Pera Bellu e Su Monzu si potrà assistere invece alle fasi di macina del grano. Previsti anche laboratori didattici dedicati alla filiera della lana (la filatura, cardatura, e tintura con metodo tradizionale). Nel centro storico saranno riproposti gli antichi mestieri del paese. Domenica, terza edizione del ”Il Percorso del Gusto” per la valorizzazione dei prodotti locali.

Il paese Il dislivello tra il punto più basso del territorio tianese (396 metri sul livello del mare) e quello più alto, ossia il monte Bruncu Muncinale, (1267 metri) è di circa 900 metri. Per questo a Tiana il clima e la vegetazione sono piuttosto vari. Situato nel cuore della Barbagia di Ollolai, Tiana non raggiunge i 600 abitanti. Tiana è un borgo circondato da una natura incontaminata e rigogliosa, immerso tra boschi di sughere, lecci, castagni e noci. Due i fiumi che attraversano l’area: il Tino e il Torrei sulle cui sponde ancora oggi è possibile vedere un mulino utilizzato anticamente per la macinazione del grano e un’antica gualchiera che serviva alla lavorazione dell’orbace, tessuto tipico dei costumi tradizionali delle zone più interne. Si tratta di un vero e proprio esempio di archeologia industriale nel cuore della Sardegna. Ma dintorni riservano altre interessanti sorprese: in località Mancosu si trova un complesso di Domus de janas chiamate is forreddos, nelle zone di Sa Piraera e Tudulo si trovano invece testimonianze del periodo nuragico. Nei dintorni del paese si trova anche la chiesa di San Leone Magno, recentemente ricostruita, dove ogni anno, a settembre, si celebra una festa. La chiesa parrocchiale è invece dedicata a Sant’Elena e risale al XVIII secolo. L’abitato di Tiana si caratterizza per un centro storico ben conservato con vicoli stretti e piccole case di pietra che danno l’impressione di un luogo dove il tempo si è fermato. Ma il centro è noto anche per la ricchezza delle sue produzioni enogastronomiche: la cucina tianese offre naturalmente ravioli, sebadas e carni tipici della Barbagia. A questo si aggiungono i pani e i dolci realizzati con maestria: pardulas, papassinos, e i variopinti fruttini di pasta di mandorle.

Durante le Cortes a Tiana saranno aperti diversi punti di ristoro: da Francesca Piras in vico Sant’Elena (telefono 3406924977); da Francesca Zedda in via Lamarmora (telefono 3407042646), da Maristella Murgia in via Mannu (telefono 3495161429), da Silvana Sau in via Nazionale, Salone parrocchiale. È possibile mangiare anche al ristorante pizzeria Blu verde notte in via Garibaldi (telefono 078469165). A Tiana è attivo ance il B&B ”Su Mendulau” in via S’Iscala (telefono 3451105173). Il programma completo delle Cortes è sul sito istituzionale del Comune di Tiana (https://www.comune.tiana.nu.it/index.asp).

Lucilla Fanelli

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