Il Tribunale di Venezia che oggi doveva decretare l’ultimo giorno di vita della Vinyls ha preso ancora tempo, anche se il fallimento è praticamente certo. Il ritardo per mettere la parola fine alla lunga vertenza sarebbe legato al tentativo di mettere in piedi un esercizio provvisorio che consenta un altro anno di cassa integrazione e la possibilità di affidare agli operai che hanno abbandonato gli impianti di essere impiegati per lo smantellamento e le bonifiche.
Nello stabilimento di Porto Torres sono rimaste varie centinaia di tonnellate di sostanze tossiche e infiammabili che da più di una settimana sono senza vigilanza, da quando gli operai hanno deciso di abbandonare gli impianti. Una decisione definitiva dovrà essere presa al massimo entro lunedì. Intanto, sempre a Porto Torres, la situazione è tesa anche in un altro stabilimento. Nella centrale elettrica di Fiume Santo della E.On, i sindacati hanno proclamato un nuovo sciopero perché i vertici della multinazionale tedesca, ieri a Roma, hanno ribadito che non sono previsti nuovi investimenti e confermato il dimezzamento del personale entro il 2014.