Stangata su luce e gas, l’allarme di Confartigianato: “Nell’Isola aumenti fino al 200%”

Non si ferma la stangata sui prezzi di luce e gas che già dal secondo semestre del 2021 ha messo in ginocchio moltissime imprese. Nell’Isola gli aumenti, anche del 200 per cento, colpiscono in particolare quelle di piccole dimensioni e le alimentari (molini, panifici, caseifici). Nel mese di ottobre 2021, ad esempio, il salto tariffario per l’energia elettrica rispetto al mese precedente è stato del 37 per cento, mentre l’aumento di novembre su ottobre è stato di un altro 3,9, arrivando al mese di dicembre che rispetto al mese di novembre ci da un aumento tariffario di almeno il 28. Aumenti riscontrabili facilmente nella borsa elettrica visto che fanno riferimento all’andamento medio mensile del Pun (Prezzo Unico Nazionale dell’energia elettrica).

A ricordare la difficoltà della situazione è Confartigianato Imprese Sardegna con la sua presidente, Maria Amelia Lai: “Situazione difficile. Milioni di euro di costi in più che non potranno essere scaricati sui consumatori. Il Governo deve intervenire: non bastano i quasi 4 miliardi di euro messi a disposizione”.“Siamo seriamente preoccupati per la sopravvivenza di tante aziende che rischiano, nel 2022, di vedere energia elettrica e gas aumentare anche del 200 per cento”.

“Le nostre imprese, le nostre officine, i nostri cantieri e i nostri laboratori iniziano a rinunciare a prendere nuovi ordini, nonostante la fortissima richiesta di beni e servizi – continua la presidente – perché gli aumenti dei costi delle materie prime, tra le quali spiccano l’energia e il gas, sono impossibili da trasferire sulla committenza. È una situazione che ci allarma molto in quanto una parte delle imprese rischia addirittura di non riaprire dopo le festività natalizie”.

“Aumenti che nell’ultimo trimestre del 2021 hanno messo in seria difficoltà tutte le tante imprese che hanno contrattualizzato tariffe indicizzate per le loro forniture, e che mai avrebbero pensato di trovarsi in una situazione di questo genere – sottolinea la Lai – situazione che, parrebbe, non migliorare nel 2022. Infatti, tutti gli indicatori, già oggi, dicono che il primo trimestre sarà certamente, in termini di costo dell’energia, ancora più pesante dell’ultimo trimestre 2021. Si spera poi in un calo tariffario nel secondo trimestre visto che le previsioni indicano per il gas naturale una riduzione dei costi, previsione però tutta da dimostrare e, soprattutto da quantificare in termini reali”.

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