Sider Alloys, pressing dei sindacati: “Tempi brevi per salvare i lavoratori”

Il traguardo per risolvere la vertenza Sider Alloys (ex Alcoa di Portovesme) è ancora lontano. Nell’incontro che si è tenuto al ministero dello Sviluppo economico per trovare una soluzione al costo dell’energia che blocca il riavvio degli impianti, i sindacati hanno chiesto un’accelerazione e l’ipotesi che si possa rinviare a settembre non piace ai rappresentanti dei lavoratori: “Non si vede ancora una data certa per la soluzione – spiega il segretario nazionale della Fiom, Mirco Rota – ma evidentemente in queste settimane sono stati fatti dei confronti serrati che hanno permesso di risolvere alcuni aspetti tecnici. Tuttavia, ne rimangono ancora molti altri e la data di settembre è troppo lontana“.

All’attacco anche il coordinatore nazionale della Fim Cisl, Mauro Masci: “I continui ritardi che si stanno accumulando non sono affatto positivi ci aspettavamo una risoluzione della questione costo energia che si sta trascinando da troppo tempo. I lavoratori sono in attesa del pagamento degli ammortizzatori da oltre 6 mesi, nonostante lo sblocco dei fondi da parte del governo, la Regione non ha ancora provveduto al pagamento”.

Pressappoco dello stesso parere anche il segretario nazionale della Uilm, Guglielmo Gambardella, che ha parlato di “piccoli passi avanti che ci fanno essere più speranzosi sul risultato finale, ma non abbiamo ancora raggiunto la soluzione”. Gambardella è critico sui tempi, tanto che la richiesta nei confronti del sottosegretario del Mise, Davide Crippa, è stata proprio quella di accelerare, anche se dal ministero ribadiscono che solo a settembre sarà possibile avere un quadro completo con misure e strumenti per trovare una soluzione.  “Ma per centinaia di lavoratori ancora fuori dall’azienda, in mobilità in deroga e non di lunga durata, questo è un problema – spiega l’esponente della Uilm – anche un solo mese in più è un’eternità”.

Il sottosegretario Crippa a entrare nel merito della vicenda: “La sostenibilità del costo dell’energia, previsto nell’accordo sottoscritto dal precedente governo, non poggiava su basi solide. L’aumento del prezzo dell’energia ha, infatti, reso le condizioni operative previste nel progetto iniziale non più applicabili. Abbiamo pertanto avviato un percorso per supportare Sider Alloys nel suo processo di rilancio, anche attraverso il riconoscimento della condizione di pregresso storico che le consentirebbe di accedere a delle agevolazioni in qualità di azienda energivora”.

Sulla vertenza “si sta lavorando in modo sinergico per individuare una soluzione sostenibile che possa garantire il rilancio dell’ex Alcoa e il conseguente riassorbimento dei lavoratori in cassa integrazione – spiega in una nota il vice capo di gabinetto del Mise, Giorgio Sorial – è pertanto necessario procedere speditamente nelle interlocuzioni in corso tra governo, azienda e stakeholder per supportare l’implementazione del piano industriale di Sider Alloys“.

Coro unanime per i sindacati metalmeccanici del Sulcis Iglesiente Fiom, Fsm, Uilm e Cub che chiedono 2massimo impegno per risolvere al più presto il problema del costo energetico e garanzie sulla copertura finanziaria per l’erogazione degli ammortizzatori sociali anche dopo il mese di agosto”. Inoltre, fanno sapere i rappresentanti di Fiom e Fsm Cisl, Roberto Forresu e Rino Barca, “abbiamo chiesto la riconvocazione in tempi rapidi di un ulteriore tavolo di confronto”. I sindacati hanno spiegato che Sider Alloys, ritenendo positivi i confronti che si stanno tenendo, ha ribadito la volontà di portare avanti il piano industriale proposto precedentemente”. C’è ottimismo, dunque: “Le parti – confermano Forresu e Barca – hanno dichiarato che si sono fatti passi in avanti che convergono verso la risoluzione del problema”.

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