Scontrino elettronico, ecco le novità. Arriva la proroga: no sanzioni per 6 mesi

Niente paura, nessuna sanzione all’orizzonte: chi non si è adeguato al nuovo regime per lo scontrino elettronico non incorrerà in multe fino al prossimo primo gennaio. Un emendamento dell’ultima ora al decreto Crescita ha sospeso le sanzioni per sei mesi per chi ancora non si è messo in regola con la norma ideata come misura di contrasto all’evasione fiscale che è entrata in vigore ieri, ma gli effetti partiranno quindi il primo gennaio 2020, e obbliga i commercianti con ricavi superiori ai 400mila euro annuali a emettere gli scontrini elettronici. Ma una modifica approvata dalle commissioni di Bilancio e Finanze alla Camera ha concesso una moratoria di sei mesi: fino al 31 dicembre 2019 non ci saranno sanzioni per chi non osserverà l’obbligo di trasmissione telematica dei dati. Dal primo gennaio 2020, quando lo scontrino elettronico dovrà essere adottato da tutti gli esercizi commerciali, scatteranno anche le eventuali multe per chi continuerà a non adeguarsi alla nuova normativa.

Molti commercianti che devono cambiare i loro registratori di cassa tirano un sospiro di sollievo per le procedure da affrontare in tempi troppo stretti, anche se in tanti apprezzano la norma soprattutto per lo snellimento delle procedure. Le associazioni di categoria, come la Confcommercio, avevano già chiesto un rinvio del termine per l’entrata in vigore dello scontrino elettronico anche per quei contribuenti con un volume di affari superiore ai 400mila euro, a causa di un “ritardo nell’emanazione dei decreti attuativi e delle possibili difficoltà operative connesse alle problematiche tecniche che le imprese si troveranno ad affrontare nell’adeguamento del parco macchine esistente”. In questo modo, anche se non cambiano le date in cui le nuove direttive saranno effettive, i commercianti guadagnano più tempo per mettersi in regola senza incorrere in penalità e potranno continuare a utilizzare il vecchio registratore di cassa.

L’introduzione dello scontrino elettronico, ovvero l’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica di scontrini e fatture all’Agenzia delle Entrate, sarà graduale: da luglio 2019 riguarda i soli contribuenti con un volume d’affari sopra i 400mila euro l’anno, dal 2020 tutti gli altri esercenti, anche i più piccoli. È poi previsto uno sconto fiscale pari al 50 per cento del costo per l’acquisto dei nuovi registratori di cassa in grado di memorizzare gli scontrini e favorire anche la nuova “lotteria dei corrispettivi” che partirà dal 2020, con l’avvio generalizzato dello scontrino elettronico e alla quale potranno partecipare i consumatori che per partecipare, dovranno fornire il proprio codice fiscale. Tutti gli incassi della giornata verranno inviati telematicamente all’Agenzia delle Entrate. In questo modo si potranno confrontare istantaneamente le uscite (le vendite) e confrontare l’Iva incassata e quella pagata per il magazzino. Per i clienti l’archiviazione digitale dello scontrino elettronico, tra i vari usi, comporterà anche il suo utilizzo come garanzia digitale sui prodotti acquistati e quello della conservazione per la presentazione in dichiarazione dei redditi per le detrazioni fiscali.

Capitolo a parte è quello dei controlli della Guardia di Finanza che saranno facilitati. Il documento emesso dall’esercente e consegnato al consumatore sarà memorizzato sui registratori di cassa con nuovi software che determinano l’inalterabilità dei dati di emissione. Insomma in questo caso non potranno essere apportate modifiche dopo il rilascio dello scontrino cartaceo sul database elettronico. Giornalmente i dati dovranno essere trasmessi all’Agenzia delle Entrate che provvederà ad effettuare i controlli.

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