Paolo Sestu, avvocato del foro di Cagliari classe ’43, è il nuovo presidente della Sfirs. Succede all’azzurro Tonino Tilocca. Sestu è stato indicato dal senatore Luciano Uras e la sua nomina consegna la spa della Regione nella mani di Sel.
Il sigillo sul nuovo capo del Cda lo ha messo la Giunta nella seduta cominciata all’ora di pranzo. E non era scontato che Sestu la spuntasse. In primo luogo perché il suo curriculum è arrivato a tempo quasi scaduto; in seconda battuta c’era un altro candidato di peso, Riccardo Barbieri, direttore di Fidicoop Sardegna, molto gradito all’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci.
Sestu ce l’ha fatta per questioni di equilibri interni al centrosinistra, specie dopo il vertice di maggioranza di ieri nel quale Sel ha chiesto l’azzeramento della Giunta. Ma con la nomina di un proprio candidato allo Sfirs, è chiaro che il partito di Uras non potrà ottenere tutto né dettare legge sul cambio degli assessori (che comunque ci sarà, come ha annunciato lo stesso presidente Francesco Pigliaru).
Barbieri, tuttavia, non è rimasto totalmente fuori gioco: nella Sfirs entra come consigliere del Cda insieme a Giovanna Medde. La Giunta ha nominato anche il collegio sindacali: lo guiderà Monica Pilloni. I sindaci sono Giorgio Porqueddu e Mario Salaris. Due i supplenti: Daniela Sacco e Doloretta Carboni Piccinnu.
Sestu è un amico personale di Uras: i due si sono conosciuti attraverso Luigi Cogodi, storico leader del Pci sardo e col quale il neopresidente della Sfirs ha condiviso la professione nello stesso studio di via De Magistris. Sestu è stato consiglieri del Cda nel Banco di Sardegna dove ha anche presieduto l’organismo di vigilanza. La Sfirs gestisce oltre 600 milioni di fondi regionali. Il direttore generale è Gabor Pinna.
Al. Car.
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