Lavoratori del porticciolo turistico di Sant’Antioco, nel Sulcis, ancora sul piede di guerra. A fine dicembre la concessione demaniale per l’area è scaduta e dieci giorni fa è stata pubblicata la gara, ma da allora, nonostante numerosi incontri, i dipendenti che chiedono di poter proseguire l’attività fino all’affidamento alla nuova società, non hanno ottenuto risposte e adesso hanno deciso di bloccare gli ingressi del porticciolo.
“Non si intravede alcuna soluzione all’orizzonte, nemmeno temporanea – spiegano Fabio Enne, segretario generale Ust Cisl Sulcis Iglesiente, e Marco Mele, Referente Territoriale, della Federazione Cisl -. La riunione in programma ieri non si è tenuta, non conosciamo i motivi ma il tempo trascorso è inaccettabile. I posti di lavoro vanno salvaguardati, così come vanno garantiti e curati i servizi essenziali e la sicurezza. Pertanto abbiamo deciso, con un’azione dura di bloccare gli ingressi al porticciolo”. E i sindacalisti aggiungono: “Abbiamo atteso con pazienza e collaborazione fino ad oggi, senza ottenere risultati tangibili – sottolineano -. Da questo momento in poi, l’azione sindacale non garantirà la gestione e tanto meno la custodia del porto, responsabilità in capo ad altri soggetti. Verrà impedito l’ingresso a soggetti esterni, tranne che per i proprietari dei natanti ormeggiati, nella speranza che la Regione si adoperi finalmente per trovare una soluzione definitiva e certa alla vertenza”.