Ogliastra, cresce consorzio industriale: in tre anni 130 aziende e mille occupati

Il consorzio industriale dell’Ogliastra diventa competitivo e cresce negli ultimi tre anni, grazie al risanamento finanziario: 130 le aziende coinvolte per un migliaio di occupati. Per il futuro si guarda alla nautica al rilancio dell’aeroporto di Arbatax, al ciclo sostenibile dei rifiuti, al settore metalmeccanico e all’edilizia. È quanto emerso durante la presentazione del bilancio del triennio 2016-2019 a Tortolì, alla presenza del presidente del Cda, Matteo Frate, dell’amministratore straordinario della Provincia di Nuoro, Costantino Tidu, del subcommissario, Tonino Mereu e del sindaco di Tortolì, Massimo Cannas.

“In tre anni dal nostro insediamento ad oggi, abbiamo ottenuto risultati importanti che consentono al Consorzio di essere più appetibile per le imprese – ha detto Frate – Risultati raggiunti garantendo il pagamento degli stipendi al personale e incrementando i servizi: sono state risanate le finanze, ammodernate le infrastrutture ed è stata riavviata la procedura dell’aeroporto di Tortolì. Questo attraverso la vendita delle azioni e/o attraverso la concessione in gestione dello scalo”.

Su questo fronte, hanno spiegato i componenti del Cda, “Il Consorzio ha emanato due bandi pubblici per raccogliere le manifestazioni di interesse per l’acquisizione di tutto o di parte del pacchetto azionario della società Aliarbatax proprietaria dello scalo di Tortolì e attualmente ci sono alcuni soggetti che hanno manifestato interesse per l’acquisto della struttura aeroportuale attraverso l’acquisizione del pacchetto azionario di Aliarbatax”. La vicepresidente del Cda, Stefania Vargiu e il consigliere, Mario Murru hanno presentato i dati: “I costi principali dell’ente sono stati ridotti di circa il 30% (da 1,3 milioni a 958mila) a fronte di un incremento dei ricavi del 55% nello stesso periodo (da circa 167mila euro a 370mila). E’ stato regolarizzzato il pagamento dei dipendenti e il Cda ha provveduto alla stabilizzazione dei debiti, a mettere in regola i contratti di locazione dei capannoni”. Poi “l’ammodernamento delle infrastrutture e si cerca di realizzare una piattaforma di stoccaggio dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata”.

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