Meridiana, assistenti di volo in esubero: da Roma arriva solo una fumata nera

Nuovo round a Roma per la vertenza Meridiana. Ieri, dopo un incontro fiume concluso a tarda sera, fumata nera al Mise per gli esuberi degli assistenti di volo: davanti al viceministro Teresa Bellanova, azienda e sindacati non hanno trovato alcun accordo sui numeri. Se ne riparlerà nei prossimi giorni.

I tempi sono strettissimi: scade infatti il 23 giugno prossimo la cassa integrazione e senza un’intesa scatteranno i licenziamenti (efficaci dopo sei mesi). Si tratta di 955 lavoratori se Meridiana non stringerà la partnership con Qatar Airways e di 335 in caso di accordo. Oggi i tavoli, sempre al Mise, per i piloti (ore 11) e i tecnici hangar di Maintenance (ore 16). Confermato nel frattempo lo sciopero di venerdì 17 proclamato da Usb (leggi qui): la compagnia è stata costretta a cancellare 14 collegamenti nazionali e a riproteggere i passeggeri su altri voli.

Sull’incontro odierno interviene il segretario nazionale della Fit Cisl, Emiliano Fiorentino. “La parte più complicata – dice – è stata affrontata ieri, perché sugli assistenti di volo si concentrano la gran parte degli esuberi, circa 450, un livello impensabile per le organizzazioni sindacali in assenza di una prospettiva di sviluppo. Ormai mancano veramente pochi giorni alla scadenza della cassa integrazione – aggiunge – ma le eccedenze dichiarate dall’azienda sono le stesse dall’inizio del confronto e non c’è un vero piano industriale di sviluppo che possa prevederne il reinserimento in futuro”. Sulla richiesta della nuova compagnia di avere un contratto unico, “che per noi dev’essere quello nazionale, ci sono minori difficoltà. Ce ne sono, ma sono colmabili”, conclude Fiorentino.

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